Regalo di Natale per tutti gli utenti di Gmail in Cina: il servizio di posta è offline dal giorno 26 dicembre. I dati di accesso a Gmail con indirizzi IP cinesi sono crollati, fino a toccare lo 0% subito dopo il giorno di Natale.Il responsabile del blocco pare essere Great Firewall, il grande software che censura il web in Cina. Ci sono ben pochi dubbi circa la volontà del governo cinese di bloccare Gmail. Il servizio mail di Google, tra i più usati del pianeta, era infatti inaccessibile via web già da circa sei mesi. Gli utenti, però, erano ancora riusciti ad accedere al proprio account Gmail utilizzando client come Outlook, Mail di Apple o Windows Mail. 

Dal 26 dicembre, invece, Great Firewall sembra aver compiuto un passo in avanti, riuscendo ad impedire l'invio e la ricezione di mail tramite account Gmail, anche a chi utilizza un client di posta elettronica.

Com'è facile immaginare, da Pechino non sono arrivate comunicazioni ufficiali in merito alla questione. A 25 anni di distanza dalle proteste di Piazza Tiananmen, in Cina vige ancora la legge del Regime. L'attuale blocco di Gmail è stato realizzato impedendo fisicamente agli IP con targa cinese di collegarsi al servizio. 

Il colosso di Mountain View perde così anche un altro pezzo, dopo che già il motore di ricerca Google e anche Google Maps erano stati bloccati fin dal 2009. Vista la sistematica applicazione della censura alla rete internet, molti in Cina hanno fatto ricorso a VPN protette o a proxy, per arginare Great Firewall e collegarsi col resto del mondo. Ma, per coloro che non hanno conoscenze informatiche approfondite, le possibilità di continuare ad accedere al proprio account Gmail sono pressoché nulle.

La censura cinese a Google e Gmail riguarda altissime percentuali di utenti della rete. Per gli altri, il desiderio di libertà e di informazione libera può costare molto caro, contro un'amministrazione che si dimostra sempre più determinata a chiudere le porte con l'Occidente, in termini di innovazione e web.