Siamo in attesa del lancio dei suoi prodotti, dopo il piccolo flop avuto con lavendita degli iPhone 6, che hanno visto diminuire la produzione del 30% dei nuovi dispositivi destinati al mercato. Ma si sa, Apple è in continua evoluzione ed innovazione: le notizie che arrivano in merito all’ Apple Watch 2 e iPhone 7 confermano che l’azienda di Cupertino è pronta a rilanciarsi con nuove introduzioni e funzionalità pronte a sbaragliare la concorrenza agguerrita dei marchi più famosi della tecnologia. Importante l’immediato futuro, ma l' Apple ovviamente continua a lavorare anche per progetti a lungo termine, acquistando brevetti da poter inserire successivamente nei nuovi dispositivi che saranno lanciati sul mercato.

Uno dei brevetti più chiacchierati degli ultimi tempi e che potrebbe essere utilizzato nei dispositivi del futuro è sicuramente quello relativo al “self-healing” iPhone, che garantirebbe la riparazione autonoma, si parla ovviamente di ipotesi. Non tutti i brevetti acquistati infatti vengono poi utilizzati come nuove tecnologie. Vediamo da vicino questa tipologia di brevetto.

Brevetto utile per problematiche particolari e 'minori'

Ovviamente la riparazione autonoma avverrebbe in particolari situazioni, risolvendo problematiche quando l’iPhone non viene usato. I problemi che potenzialmente si possono risolvere sono di poca rilevanza, parliamo ad esempio dei problemi derivanti dall’acqua, fattore che potrebbe rovinare in particolar modo la parte elettrica e gli altoparlanti.

Nel caso l’iPhone cada in acqua, grazie a questa innovazione, il dispositivo può individuare il problema derivante dall’acqua e consentire agli altoparlanti di emettere suoni per espellere la stessa così da proteggere gli altoparlanti stessi, il tutto senza che l’uomo debba agire a riguardo.

Riparazione dei pixel bruciati

Altra caratteristica del brevetto è il possibile intervento nel caso di pixel bruciati sullo schermo, attivando delle modalità di riparazione de punti danneggiati quando il dispositivo non è utilizzato, o ancora in caso di problematiche derivanti da fotocamera e dalla ricezione della rete.

Niente di ufficiale ovviamente, ma di sicuro parliamo di una tecnologia che potrebbe risolvere tanti grattacapi agli utenti iPhone. E voi, cosa ne pensate, secondo voi l'azienda di Cupertino utilizzerà questo brevetto per i suoi dispositivi? Commentate qui sotto.