Marte ci ha sempre fatto sognare. Il pianeta rosso, che porta il nome del Dio greco della Guerra, ci ha fatto immaginare viaggi interplanetari e l’incontro con le prime forme di vita extraterrestre. Ci hanno tenuti con il fiato sospeso i risultati consegnati dalle prime sonde spaziali che hanno toccato il suolo marziano. Ma dall’immaginario al reale, il pianeta Marte può essere la chiave di volta che ci permetterà di salvare il nostro pianeta. Gli studi e le ricerche degli scienziati della NASA abbinati a quelli delle eccellenze italiane che studiano l’applicazione della microbiologia all’agricoltura, potranno guarire il suolo terrestre.
Un ricercatore della Nasa al servizio dell’umanità
Si chiama Doug W. Ming ed è il Capo ricercatore dell’Astromaterials Research and Exploration Science Division della Nasa. Un luminare della mineralogia e geologia marziana, che studia tra l’altro come le alterazioni visibili sul suolo del pianeta rosso siano dovute alla probabile presenza dell’acqua. Una ricerca, la sua, arricchita dalla partecipazione al progetto Mars Polar Lander - la missione che ha reso possibile l’invio dei robot su Marte, per capirci quelli che ormai da anni ci regalano le stupende immagini della superficie del pianeta rosso. Ming è un agronomo, uno scienziato del suolo, che sogna di coltivare le piante sulla luna per supportare le esplorazioni spaziali.
Era naturale che la strada dello scienziato della Nasa si intersecasse con quella di un luminare nostrano, l’agronomo salernitano Vincenzo Michele Sellitto, che con l’ente spaziale di Huston aveva già avuto contatti nel 2005. Gli studi dei due scienziati sono molto affini, quelle di Sellitto per la Terra quelle di Ming per Marte.
I microrganismi salveranno il mondo
Vincenzo Michele Sellitto è il responsabile tecnico della Ms Biotech di Larino, in provincia di Campobasso. Le sue ricerche hanno interessato una divisione della Nasa già nel 2005. Sono le scoperte scientifiche applicate all’esplorazione spaziale che hanno portato Sellitto a stringere rapporti di amicizia e, spera di futura collaborazione, con il centro spaziale di Houston.
Perché come spiega l’agronomo salernitano: “gli studi scientifici riguardanti l’esplorazione dello spazio hanno avuto un notevole impatto sui processi agricoli”. Gli scienziati stanno cercando forme di vita extraterrestri, che necessariamente saranno microrganismi (forme di vita elementare), gli studi sul suolo marziano prevedono di riuscire a coltivare delle piante utilizzando la terra del pianeta rosso, ma ciò è possibile solo se in essa sono presenti dei microrganismi. “La Nasa e altri enti spaziali stanno eseguendo numerose ricerche nei luoghi più inospitali della terra – ha continuato Sellitto - per capire come possono sopravvivere i microrganismi in condizioni estreme.”
Il seminario Rovers On Mars e sull’utilizzo dei microrganismi in agricoltura
Il professor Sellitto è molto attivo.
Ha stabilito collaborazioni con il CREA, il CNR e università di tutti i continenti e ha introdotto un corso di microbiologia applicata all’agricoltura in tre università, due in Romania e una a Beirut. È sempre in giro per il mondo a tenere seminari e conferenze, perché il suo sogno è quello di creare un network mondiale di università e centri di ricerca capace di promuovere la creazione di innovazioni nel campo agricolo e… salvare il mondo. In territorio molisano sorgerà Biotech valley, quando la grande rete mondiale sognata dal professore diventerà una realtà, un luogo dove si incontreranno ricercatori provenienti da ogni parte del globo, per condividere le loro idee, conoscenze ed esperienze in campo biotecnologico.
Qua in Italia il Vincenzo Michele Sellitto ha deciso di tenere due seminari a cui parteciperà anche il capo ricercatore della Nasa Doug W. Ming. Il primo seminario - Rovers on Mars - si terrà il 5 giugno a Pesche, Isernia, in collaborazione con il dipartimento di bioscienze e territorio dell’università del Molise. Il 6 giugno sarà Pontecagnano, in provincia di Salerno, ad ospitare il secondo seminario dal titolo l’Uso dei Microrganismi in agricoltura.