La ricerca robotica ha beneficiato, negli ultimi 10 anni, di una piattaforma open source standardizzata per la ricerca sull'intelligenza artificiale incorporata (AI), il robot umanoide iCub. Creato nell’ Istituto Italiano di Tecnologia a Genova, oggi è presente in laboratori in tutta Europa, Stati Uniti, Corea del Sud, Singapore e Giappone, e oltre 100 ricercatori in tutto il mondo contribuiscono a sviluppare le sue competenze.

iCub e la sua evoluzione

iCub è stato sviluppato nel 2004 come parte di un progetto europeo coordinato da IIT e i ricercatori hanno rilasciato tre versioni: iCub 1.0, iCub 2.0 e iCub 3.0.

Le attività di ricerca comprendono l'intero spettro delle aree correlate all'IA che vanno dal controllo all'apprendimento automatico, all'interazione uomo-robot e all'acquisizione del linguaggio.

L'umanoide attuale ha le dimensioni di un bambino di cinque anni ed è in grado di gattonare a quattro zampe, sedere, camminare mantenendo un perfetto equilibrio, interagire fisicamente con l'ambiente e riconoscere gli oggetti. È uno dei pochi robot al mondo dotato di un sistema di pelle elettronica sensibile per tutto il corpo che fornisce il senso del tatto.

Il primo design iCub (iCub 1.0) si è concentrato sulle mani e sulle loro capacità di manipolazione.

La seconda versione (iCub 2.0) mirava al controllo di tutto il corpo: le gambe includevano attuatori elastici e piedi più grandi per migliorare la stabilità del cammino, visione stereoscopica più veloce e il movimento oculare e della testa hanno permesso una migliore percezione visiva del mondo,il sistema skin ha subito un upgrade, fornendo all'iCub più di 4000 sensori.

Questa versione consentiva di investigare l'interazione uomo-robot (HRI) in termini di attenzione congiunta visiva e di sviluppare controllori su tutto il corpo, che permettessero al robot di interagire fisicamente con l'ambiente in compiti come il bilanciamento riuscendo a spingere, afferrare e camminare.

Il nuovo iCub 3.0

La terza e più recente versione di iCub (iCub 3.0) ha ulteriormente migliorato le gambe per generare movimenti più naturali e telecamere integrate per ottimizzare la visione e il riconoscimento degli oggetti.

Ci sono parecchie richieste per l’utilizzo il robot in ambito clinico, in particolare per progettare esperimenti HRI e formazione per bambini affetti da disturbo dello spettro autistico (ASD), di conseguenza gli sviluppatori stanno progettando nuove mani più semplici e un'interfaccia user-friendly per il terapeuta ed i pazienti.

Durante lo sviluppo di iCub, anche il software si è evoluto. Nell'ultimo anno, più di 160 sviluppatori hanno contribuito attivamente scrivendo nuovi codici nel suo middleaware, eseguendo il debug e producendo nuovi esperimenti complessi usando iCub. Ciò rende il progetto iCub uno dei più grandi team open-source al mondo.