Non è stato un mese facile per Valve, l'azienda statunitense autrice di giochi come la serie di Half-Life, Portal, Team Fortress e Steam.

Proprio per via dei ToS (Terms of Service) di Steam Valve è stata condannata, da un tribunale Australiano, a pagare una multa di ben 3 milioni di dollari.

Il processo ebbe inizio nel 2014

Il caso fu aperto nel 2014 dalla ACCC (Australian Competition & Consumer Commission), alcuni clienti del famoso negozio online si lamentarono della mancanza di un sistema di rimborso.

In Australia tutto ciò non è consentito in quanto "tutti i beni di consumo o i servizi garantiscono una qualità accettabile e si conformano per l'utilizzo per il quale è stato venduto.

In caso contrario, i consumatori hanno il diritto di rimediare, il che potrebbe includere un rimborso, una riparazione o sostituzione in alcune circostanze. Questi diritti non possono essere esclusi, ristretti o modificati."

Da un paio di anni Valve offre un sistema di rimborso, purtroppo quando la causa fu portata in tribunale non esisteva alcun modo per richiedere la rifusione.

Per ottenere il risarcimento bisogna soddisfare dei requisiti, ad esempio un titolo non può essere giocato per più di due ore e la restituzione è valida solo se la richiesta viene effettuata non più di 2 mesi dopo l'acquisto.

Valve chiese due ricorsi

Secondo itwire, Valve chiese diversi ricorsi sia "contro delle regole che ingaggiano in un comportamento ingannevole, il quale crea una rappresentazione falsa riguardo le garanzie dei consumatori" che sui 3 milioni di dollari australiani da dover pagare.

Tutte le richieste vennero negate e la compagnia fu poi condannata in via definitiva.

Oltre alla multa Valve dovrà pubblicare (sul suo sito web) informazioni sui diritti dei cittadini Australiani per almeno 12 mesi, implementare un programma di conformità del consumatore per la loro piattaforma e staff, infine non potrà più fare rappresentazioni simili ai consumatori australiani per 3 anni.

Valve è, ovviamente, un'azienda privata ed i soldi a sua disposizione non sono delle informazioni rilasciate al pubblico.

Per via del successo di Steam l'unica informazione che esiste al riguardo risale al 2012, in quell'anno Valve ebbe un incasso di ben 3 miliardi USD, mentre Gabe Newell (il fondatore della compagnia) ha in suo possesso 5.5 miliardi USD, secondo quanto riportato da Forbes.

La multa rimane salata, ma da quel che sembra non sarà un problema per una delle aziende più grandi nel settore del gaming.