Facebok si muove. Lo fa anche se i buoi sembrano essere già scappati dalla stalla e anche perché sa che gran parte della sua utenza non smetterà di usarlo. Tanto vale migliorare il servizio e renderlo più sicuro. Il popolare social network rischia di perdere la fiducia degli investitori, non quella di milioni di affezionati che ogni giorno lo usano per restare in contatto con colleghi, parenti ed amici ed anche per informarsi grazie alle innumerevoli pagine divulgative presenti al suo interno.

Si lavora affinché ciascun fruitore possa conoscere a menadito le informazioni che vengono immagazzinate ed, eventualmente, scegliere quali proteggere ed evitare che possano diffondersi altrove. La notizia, però, è che tra poco il riconoscimento facciale potrebbe entrare tra i sistemi di accesso al proprio account. Ecco cosa c'è da sapere.

Facebook: la novità

Facebook presto dovrebbe proporre una novità importante tra i suoi sistemi di accesso. Lo si evince dalla nuova richiesta che sta venendo fuori nel così detto GDPR. Non tutti sanno di cosa si tratta, ma in maniera sommaria lo si può definire come una serie di norme della protezione di dati disciplinate dall'Unione Europea.

Un sistema attraverso cui, da pochi giorni, ogni utente avrà consapevolezza di come la sua privacy potrebbe eventualmente non essere poi così sicura e attraverso cui sarà possibile in maniera netta delineare quali dati potranno essere messi in circolo e quali no. In particolare la scelta potrà essere effettuata per regolare quale flusso di informazioni potrà essere convogliato verso gli investitori pubblicitari all'interno del social network. Chi, ad esempio, avrà scelto di dare informazioni sul proprio orientamento politico o gusti.

Facebook: ecco cosa arriva

Questo sistema naturalmente si fa molto stringente anche rispetto alla necessità del popolare social network di Zuckerberg di chiedere in maniera netta il consenso all'utilizzo di tecnologie quali ad esempio il riconoscimento facciale.

Proprio sul Gdpr del popolare social network è comparsa l'autorizzazione a poterlo usare, segno che presto potrebbe diventare possibile effettuare il login al proprio profilo sfruttando i sensori del proprio smartphone. Un passo in avanti in attesa che tutte le ombre relative alla questione privacy possano essere diradate e forse finire nel dimenticatoio. In un certo senso la lezione potrebbe essere servita.