Whatsapp, una o forse l'unica tra le applicazioni più utilizzate negli ultimi anni, continua a far parlare di sé ma non solo per i numerosi aggiornamenti. Secondo una disposizione della Commissione Europea, l'App dovrà essere vietata a tutti coloro che non hanno ancora raggiunto il sedicesimo anno di età. Una restrizione resa necessaria per salvaguardare e proteggere i dati sensibili degli utenti, soprattutto di coloro che risultano essere la parte più "debole" della società: i giovani. Si tratterebbe dunque di una precauzione atta a proteggere quei ragazzini e quei bambini che, invece di fornire le proprie credenziali ed i propri dati ad una o più agenzie commerciali, dovrebbero pensare a divertirsi e dovrebbero essere difesi non solo dalle proprie famiglie, ma dallo Stato stesso.

Una nuova regolamentazione che potrebbe entrare in vigore nelle prossime settimane, ma che si limita, almeno momentaneamente, ad essere una semplice indiscrezione da parte di WABetaInfo che con un tweet sul proprio profilo annuncia la probabile manovra della società.

Whatsapp potrebbe essere vietato ai minori di 16 anni

Si tratta di una variazione di percorso, quindi di una modifica ai Termini di Servizio dell'applicazione che impedirebbe l'uso della stessa a tutti coloro che non hanno ancora compiuto il sedicesimo anno di età. Una restrizione che dovrebbe impedire alle varie società di entrare in possesso dei dati sensibili della popolazione più "debole" ed a rischio. Attualmente, la politica dell'azienda permette l'utilizzo di Whatsapp a tutti coloro che hanno già compiuto i 13 anni, ma fra qualche settimana, se la notizia sarà ufficializzata, avere raggiunto questa età non basterà più.

Si parla di legislazioni che vanno in contrasto tra loro: da un lato ci sono le leggi americane per la tutela dei minori che vietano l'utilizzo di determinate applicazioni e la diffusione dei dati sensibili al di sotto dei 20 anni, mentre le leggi italiane permettono l'utilizzo delle App anche a coloro che hanno 16 anni di età. Si tratta comunque di un provvedimento che non impedirà, purtroppo, ai bambini di utilizzare l'applicazione e gli smartphone in quanto basta essere in possesso di una sim funzionante per potere avere accesso a quasi tutte le applicazioni, a meno che non siano i genitori stessi oppure i tutori a mettere in pratica determinate regolamentazioni per limitare l'uso della tecnologia ai bambini.