Dal 14 al 22 luglio il team Onda Solare dell’Università di Bologna si è trovato a competere con i più importanti atenei americani: MIT, Berkeley, Georgia Tech e Michigan, a bordo di Emilia 4, una quattro posti a energia solare progettata dal team stesso e frutto di due intensi anni di lavoro. 3500 chilometri, dal Nebraska all’Oregon, al termine dei quali la squadra italiana, unica europea in gara, ha portato a casa la vittoria nella classe Cruiser dell’American Solar Challenge, aggiudicandosi inoltre due premi speciali: miglior meccanica e uso dei compositi e miglior progetto della batteria.

Come è costruita Emilia 4

Interamente costruita e sviluppata in Emilia Romagna, Emilia 4 presenta un impianto fotovoltaico di 5 metri quadrati, con una potenza di 1.2 kW e costituito da 362 celle di silicio fornite dalla statunitense SunPower™. La laminazione delle celle è stata realizzata da Solbian, azienda torinese che collabora con Onda Solare ormai da tempo, essendosi occupata della copertura fotovoltaica di Emilia 3, la precedente vettura progettata dalla squadra bolognese. Per Emilia 4 Solbian ha implementato nel campo automobilistico i più recenti sviluppi relativi alle imbarcazioni solari, scegliendo nello specifico una stratigrafia di materiali atta a ridurre il più possibile il peso dell'impianto fotovoltaico, pur mantenendo inalterate le caratteristiche cardine di resistenza ed efficienza, di primaria importanza in questo genere di competizioni.

Comprese le batterie, il veicolo a vuoto pesa 230 kg, a cui si possono aggiungere fino a 360kg trasportando 4 passeggeri e 2 bagagli.

Proprio il numero di passeggeri trasportabili ha rappresentato un dato importante ai fini del risultato che tiene conto della praticità del veicolo e dell’efficienza energetica. Ad influire sul punteggio relativo all’efficienza sono stati la distanza percorsa in relazione al numero di passeggeri, il tempo impiegato e l’utilizzo di fonti esterne di ricarica; possibilità, quest’ultima, non prevista nella strategia di Onda Solare, che ha deciso di affrontare l’intero tragitto sfruttando unicamente due ricariche stazionarie al sole, una al mattino e una alla sera.

Un risultato eccellente quello riportato dagli emiliani, ottenuto grazie all’impegno costante dei membri del team, degli artigiani e delle aziende locali coinvolte nel progetto, e grazie alla collaborazione dell’Istituto di Istruzione Superiore Ferrari Maranello.