Se le notizie diffuse sul Web sono vere, ci sarà una sorta di rivoluzione della telefonia mobile. Il mercato sarà destabilizzato, costringendo i gestori a una corsa al ribasso delle tariffe e alla riformulazione di tutti i contratti. Le compagnie di telefonia mobile dovranno inventarsi nuovi servizi competitivi da offrire alla clientela, in maniera tale da superare il gap che si creerà se veramente WhatsApp metterà a disposizione la sua applicazione di messaggistica, sfruttando la rete internet anche per le comunicazioni voce in tempo reale.

Si prevedono colpi di scena e conflitti mai visti nel settore della comunicazione telefonica. Altro che servizio a pagamento! La notizia diffusa nei giorni scorsi che WhatsApp sarebbe diventato un servizio in abbonamento, probabilmente era una bufala, oppure una strategia per lanciare clamorosamente la nuova opportunità di comunicazione in tempo reale via Internet.

Probabilmente Jan Koum ha in mente qualcosa di strepitoso e rivoluzionario per la sua azienda, non soltanto per quanto riguarda la messaggistica e la comunicazione voce, ma anche nel settore della pubblicità, a prescindere dalle ancora sconosciute intenzioni economic development strategic di Jan Koum che in ogni caso destabilizzerebbero il mercato della telefonia mobile, generando una forte concorrenza nel settore. Ci sarebbe un apprezzabile vantaggio per gli utenti della rete che, in questo momento di economic default globale, ne trarrebbero soltanto beneficio.