E’ diventata ufficiale la legge europea che dal 15 giugno 2017 vieterà la tariffazione roaming dei cellulari all’interno della UE. Il Parlamento Europeo ha approvato definitivamente le nuove norme sulle telecomunicazioni e, insieme al Consiglio Europeo, sancisce la fine dei costi roaming e nuove norme di neutralità della rete e di libero accesso a internet. Le aziende che agiscono come operatori internet dovranno trattare il flusso delle informazioni in modo omogeneo. La notizia è stata accolta positivamente sia dai privati cittadini, che da aziende ed organizzazioni.

La spagnola Pilar del Castillo, relatrice della legge e appartenente al PPE, spiega che la neutralità della rete sarà applicata direttamente dai 28 stati dell’Unione e garantirà la stessa velocità di internet dovunque nell’UE.

A partire dal 15 giugno 2017, usando cellulari e tablet per telefonate, SMS e navigazione internet, all’interno dell’UE e dei paesi SEE non si pagheranno più tariffe roaming. Già dal 30 aprile 2016 verrà posto un tetto alle maggiorazioni del roaming: 0,05 € al minuto per le telefonate, la stessa cifra per ogni MB di traffico internet e 0,02 € per ogni SMS. Entro l’anno sarà deciso anche un costo per le chiamate ricevute e sarà certamente più basso dell’attuale.

Clausola per recupero costi, libero accesso ad internet e chiarezza sulla velocità della connessione

Le autorità nazionali di regolazione, in caso gli operatori dimostrassero di non essere in grado di recuperare le spese, potrebbero autorizzare gli operatori stessi ad applicare eccezionalmente degli aumenti minimi per recuperare i costi.

Per evitare il “roaming continuo” in alcune circostanze gli operatori potranno addebitare una piccola tariffa, secondo il principio dell’uso corretto del roaming.

Le imprese che danno accesso a internet dovranno trattare tutto il flusso di dati nel medesimo modo: non si potrà ridurre o arrestare il contenuto di informazioni e servizi provenienti da specifiche società.

Ci potranno essere delle eccezioni solo previa autorizzazione del tribunale, come per prevenire la congestione della rete o per bloccare attacchi di hacker. Dovrà trattarsi comunque di misure legalmente limpide, che non sfavoriscano nessuno e della durata adeguata e non maggiore.

La maggior velocità internet, offerta da alcuni operatori e necessaria per la fruizione di alcuni servizi, non dovrà pregiudicare la velocità generale dei flussi internet.

In sede di stipula di contratti per la fornitura di servizi internet, dovrà essere comunicata al cliente finale la reale velocità di download e di upload, ed ogni grossa differenza rispetto a quanto comunicato consentirà ai clienti di ottenere rimborsi da parte degli operatori, ed estinzione del contratto. Eventuali violazioni del contratto, dovute a differenze di velocità, saranno verificate dalle autorità nazionali preposte.