Sono 30.000 i ragazziche ogni anno si iscrivono a corsi e scuole per diventare i nuovi Carlo Craccoe Gualtiero Marchesi: ecco quello che la tv ha prodotto, tantissimi fan edemulatori degli chef più famosi del piccolo schermo.

Le scuole alberghiere,dal canto loro, si sono preparate adeguatamente all'invasione di aspiranti chefaumentando di numero: nel 2002 le scuole alberghiere italiane erano 223 mentreoggi sono passate a 348. Tutto per far posto ai tantissimi giovani che vedononella cucina il mestiere del futuro ed un guadagno sicuro: gli studentiiscritti sono passati da 117.000 a 158.000.

Le scuole tecnicheprofessionali, grazie alla riscoperta dei fornelli da parte degli italiani,conoscono una nuova vita e le iscrizioni fioccano mai come prima.

Nel 2012 i cuochi sonostati assunti in 10.000 posti di lavoro sparsi in tutta la penisola, oltre aglistagionali assunti per brevi periodi durante l'alta stagione. Anche i sondaggiparlano chiaro: quello di Coldiretti rivela che un ragazzo su due, al sicuro maforse un po' noioso posto in banca, preferisce dilettarsi con le pentole e gliingredienti.

Un nuovo mestiere chesi fa largo? A guardare i numeri sembraproprio di sì. Non tutti sognano di fare carriera in televisione come iprotagonisti di Masterchef: tanti vorrebbero aprirsi un loro ristorante edessere i nuovi Cracco e Marchesi di domani.

Sono numerosi i ragazzi che si fanno le ossa all'estero,dove impazza la figura del kitchen coordinator, ovvero colui che sceglie chisarà ammesso allo stage. Requisiti fondamentali: aspetto curato, mani sicure e bel sorriso.