Credo di poter ragionevolmente ritenere che da diversi anni, ormai, Bram Stoker trascorra i suoi giorni e le sue notti oltremondani rivoltandosi nella tomba. E anche tra i vivi c'è molta gente ragionevole, magari appassionata di letteratura, di folklore, di antropologia o di esoterismo, che potrebbe nutrire delle riserve nei confronti dei nuovi "miti" (assolutamente deformati) sui vampiri. Ma il nuovo capitolo della storia del vampirismo (o dello pseudo-vampirismo, piuttosto) è stato scritto da poco. E, cosa preoccupante, non si tratta di una nuova moda "letteraria" o cinematografica, ma di un fenomeno reale: quello dei Real Vampires, i "veri" vampiri.
Il fenomeno è recente e se ne parla molto su internet. I Real Vampire (o sedicenti tali) sono distanti anni luce dai vampiri tradizionali (che godono di una storia millenaria in diverse culture): sono persone "normali" e sane, che semplicemente avvertono il bisogno di bere sangue di altri esseri umani per raggiungere il perfetto benessere psico-fisico. Un po' come noi semplici umani ci serviamo di integratori vitaminici per soddisfare il fabbisogno del nostro organismo. I Real Vampire bevono il sangue non di "vittime", ma di "donatori" maggiorenni e consenzienti, stipulanti un regolare contratto. E il prelievo non avviene tramite il teatrale morso alla giugulare ma attraverso forellini realizzati su braccia o schiena tramite la punta di un bisturi (dopo un'accurata disinfezione della cute).