Debuttano in Toscana gli Oscar dell'Enogastronomia toscana, ossia i Tuscany food Awards. Dopo la prima edizione andata in scena lo scorso anno a Cagliari, in Sardegna, ora per la manifestazione legata alle eccellenze gastronomiche regionali è arrivato il momento del “passaggio di testimone” e dello sbarco in Toscana.
L'appuntamento è per sabato 11 marzo, in contemporanea con Taste 2017. La kermesse intende individuare, valorizzare e dare un premio alle aziende di alta qualità del comparto agroalimentare toscano, e per questo motivo ha l'appoggio sia di Confesercenti che di Coldiretti.︎
Suddivisi in 12 categorie che richiamano le produzioni più tipiche del territorio (Birre artigianali, cioccolato, dolci, formaggi, legumi, tartufi&funghi, liquori, olio extravergine d’oliva, pane, salumi, vino e vinsanto), i Tuscany Food Awards si presentano come un’occasione per convogliare in una speciale serata tutti i protagonisti del mondo food che provvedono a tenere alto il nome della Toscana nel mondo.
Ai Tuscany Food Awards possono prendere parte i produttori, anche i più piccoli. La partecipazione non comporta oneri per le aziende, proprio per rimarcare la volontà di premiare chi opera con quella passione che - a detta degli organizzatori - è elemento fondante dell'alta qualità. Sia i giudici che i presidenti della giuria – uno per ognuna delle dodici categorie in gara – verranno scelti tra i più quotati esperti nel settore dell’enogastronomia: giornalisti di settore, blogger, rappresentanti delle associazioni di categoria, ristoratori, imprenditori, ecc. La giuria sarà chiamata a degustare alla cieca, proprio per sottolineare l'importanza di avere il massimo della trasparenza.
Come ogni cerimonia che si rispetti, anche gli Oscar dell'Enogastronomia toscana avranno il momento clou nella cerimonia di premiazione, che avrà luogo a Firenze in concomitanza con Taste, il salone dell'agroalimentare di qualità organizzato alla stazione Leopolda dal 10 al 12 marzo che coinvolgerà - nel tradizionale calendario del "Fuori di Taste" - tutta la città. Un'ulteriore dimostrazione del fermento che, così come Roma, vive anche Firenze nel settore fieristico agroalimentare.