Avete presente che effetto ha un sassolino lanciato in acqua? Un ciottolo, minuscolo se paragonato all'immensità del mare, crea una serie di vibrazioni, che si propagano, forse per sempre, forse per un attimo. Sconvolge la sua piccola realtà, con arroganza e ambizione.
Molti paragonano il mondo della cultura ad una grande distesa d'acqua, un mare magnum in cui i giovani sono dati spesso per naufraghi senza meta. Il governo, con iniziative di per sè lodevoli ma alla lunga non efficaci quanto voluto, cerca di avvicinare le nuove generazioni al mondo del cinema, dei musei, con sconti e offerte speciali.
Molti già appassionati non aspettavano altro, alcuni titubanti si sono avventurati, altri senza interesse hanno lasciato correre. C'è chi coglie l'occasione al volo. E c'è chi l'occasione se la crea.
Oggi vogliamo raccontarvi la storia di Lorenzo Gionta e Francesco Sartorio. Una storia a km 44. Quelli che separano Novara, città in cui i ragazzi sono cresciuti e tutt'ora risiedono, da Milano, dove frequentano la Facoltà di Lettere Moderne all'Università Statale. Un'ora e 20 minuti di treno li separa dalla propria passione, distanza che per loro vale sempre la pena percorrere. Le facoltà di lettere sparse per il Piemonte sono numerose, ma studiare fa rima con viaggiare, e per la letteratura, la poesia, questo ed altro.
Anche se, all'impegno universitario, Lorenzo e Francesco hanno abbinato un impegno a pochi passi da casa. Il Flanagan's Irish Pub, locale di Novara tra i più accoglienti per i giovani, ogni mercoledì alle h21 si trasforma in un pub letterario, una sorta di luogo di incontro dove condividere pensieri e produzioni scritte. Qui si dà la possibilità a tutti, giovani e non, di discutere di temi umanistici, quali letteratura, filosofia, poesia, senza perdere di vista l'attualità.
"L'idea - dice Lorenzo, vero deus ex machina del pub letterario - è quella di scambiare opinioni, paure emozioni davanti a un drink, per poter far uscire dal proprio nascondiglio materie come la poesia, la letteratura, che la società spesso tiene da parte". Partire dalla propria passione per creare momenti di aggregazione.
Leggere le poesie di Montale, Ungaretti e Pasolini sorseggiando del buon vino, discutere de "Le notti bianche" di Dostoevskij e de "La nausea" di Sartre bevendo una birra con gli amici.
Togliere la polvere da argomenti che spesso non si ha l'occasione di approfondire. Il pub letterario è questo, e molto altro. In una forma che può ricordare gli antichi simposi, si instaura come elemento di novità nella vita serale di Novara, nonché nella quotidianità della cultura italiana.
"Dedicato a coloro che credono che le nuove generazioni siano scarpette rosse, cellulari e stupidità.." ironizza Francesco parlando dell' iniziativa sul suo profilo Instagram. Perché siamo nell'era più social di sempre, e per i giovani è quasi inevitabile farne parte. Ma si può anche fare il possibile per portare avanti passioni e idee, e questo è meno scontato. Con lo stesso silenzioso e devastante effetto di un sassolino nel mare.
Lorenzo e Francesco credono nei propri sogni, e lo dimostrano ogni mercoledì sera. Se passate da Novara, saranno felici di dimostrarvelo, magari davanti a un bel whisky. E come ha detto Baudelaire, nel suo "Spleen di Parigi" : "Di vino, di poesia o di virtù: come vi pare. Ma ubriacatevi."