Disponibile da giorno 6 Ghost of Yōtei su Ps5; in sintonia con Ghost of Tsushima. Ghost of Yōtei, un gioco di azione e avventura in terza persona, ci catapulta nel gelido e misterioso mondo di Ezo, un’isola montuosa nell’estremo nord del Giappone. La storia, che si svolge 300 anni dopo gli eventi di Tsushima, metti al giocatore di vestire i panni di Atsu, una mercenaria in cerca di vendetta. Sebbene il gioco prenda ispirazione dal suo predecessore, riesce a spiccare per la sua narrazione matura, l’approfondimento psicologico del protagonista e un gameplay che si evolve senza stravolgere la formula.
A differenza di Jin Sakai, il protagonista di Tsushima, che evolve lentamente da samurai onorato a "fantasma", Atsu è un personaggio molto più crudo e torbido. La sua missione di vendetta non è guidata da nobili ideali, ma da un dolore personale, e la sua ricerca di giustizia è motivata più dalla sete di sangue che dalla redenzione. La storia di Atsu è dolorosa e realistica, e ogni passo che compie sembra condurlo più lontano da una possibile pace interiore.
Questa narrazione matura si riflette nei momenti di introspezione del protagonista, che spesso è costretto a fare scelte difficili, senza l’illusione di un futuro migliore. La vendetta è un tema ricorrente, ma non è mai presentata come una forza giusta o eroica; è un’arma a doppio taglio che consuma chi la cerca, e questo viene esplorato in maniera coinvolgente durante tutta la campagna.
Gameplay: una raffinata evoluzione
Dal punto di vista delle meccaniche, Ghost of Yōtei si presenta come un'evoluzione di quanto già visto in Ghost of Tsushima, ma con miglioramenti significativi. Il sistema di combattimento riprende la struttura basata sulle varie “forme” di lotta, ma lo arricchisce con nuove mosse e armi. Atsu può scegliere tra attacchi diretti e stealth, a seconda della situazione e delle sue preferenze. Le nuove abilità di parry e contromosse, combinate con l’utilizzo di spade e altri strumenti giapponesi come la lancia e il bo (bastone lungo), offrono una sensazione di fluidità maggiore rispetto al passato. Le "Mastery Skills", che vengono sbloccate man mano che si acquisisce esperienza, consentono di personalizzare ulteriormente il proprio stile di combattimento.
Esplorazione e Open World
L’ambientazione di Ghost of Yōtei è probabilmente uno degli aspetti più affascinanti del gioco. Le lande fredde di Ezo, tra montagne innevate e fitte foreste, sono magnificamente ricreate con una direzione artistica che miscela la bellezza naturale con un’atmosfera più inquietante e solitaria. La mappa è vasta e ricca di dettagli, con villaggi, rovine, templi e una fauna selvaggia che rende ogni angolo del mondo esplorabile.
Le missioni secondarie sono ben integrate, spesso legate a storie di personaggi che, come Atsu, hanno un passato tormentato. La caccia ai "Sei di Yōtei" – una setta di assassini responsabili della morte della famiglia di Atsu – è il fulcro delle attività principali, ma ci sono anche piccole missioni che offrono storie secondarie altrettanto interessanti.
L’elemento di esplorazione è molto simile a Tsushima, ma qui l’ambiente è più ostile, con il clima e la geografia che giocano un ruolo maggiore nelle dinamiche di gioco. Un’altra novità è la possibilità di pianificare gli attacchi in modo più strategico. Puoi scegliere se entrare di forza o approcciare una zona con calma, sfruttando il gioco furtivo. In Yōtei, l’approccio stealth è più completo e richiede maggiore pazienza, grazie all’aggiunta di nuove armi e gadget come le trappole di neve e il fumo per disorientare i nemici. Dal punto di vista tecnico, Ghost of Yōtei è uno dei giochi più belli in circolazione su PlayStation 5. Grazie alla potenza della console, il gioco presenta una grafica straordinaria, con modelli di personaggi incredibilmente dettagliati, ambienti spettacolari e effetti atmosferici che elevano l’esperienza immersiva.
Le sequenze di neve che si accumulano su alberi e case, o il fumo che si solleva dalle ceneri dei villaggi distrutti, sono particolarmente suggestivi.
In modalità Performance, il gioco raggiunge i 60 FPS, mentre la modalità Ray Tracing garantisce una resa visiva più realistica, sebbene con una leggera perdita di fluidità. I piccoli bug visivi riscontrati nelle prime versioni sono stati prontamente corretti, ma alcune animazioni, soprattutto nei combattimenti, potrebbero risultare un po' rigide.
Punti di Forza
Protagonista interessante e complesso: Atsu non è il classico eroe che cerca la redenzione; è tormentato, vendicativo, e questo lo rende molto più sfaccettato.
Esplorazione ricca e dettagliata: Ezo è un’ambientazione che riesce a catturare l'attenzione con la sua vastità e la varietà di ambienti.
Combat System evoluto: le nuove meccaniche, unite alla grande fluidità del combattimento, rendono l’esperienza piacevole e dinamica.
Atmosfera immersiva: la direzione artistica è eccellente, con una varietà di ambientazioni che spaziano dalle fredde montagne alle fitte foreste.
Punti di Debolezza
Un po' di déjà vu: Alcuni aspetti del gameplay, come l’esplorazione e le missioni secondarie, ricordano molto Tsushima, senza apportare novità rivoluzionarie.
Narrazione talvolta prevedibile: Il tema della vendetta è spesso esplorato in modo abbastanza tradizionale, senza troppe sorprese.
Leggeri problemi tecnici: Alcuni cali di frame rate e glitch occasionali, sebbene risolvibili con patch, possono interrompere l’esperienza.
Ghost of Yōtei non è solo un ottimo gioco, ma un passo importante nell’evoluzione della formula iniziata con Ghost of Tsushima.
La storia più matura e il protagonista tormentato danno nuova vita a un’ambientazione che, seppur familiare, riesce a stupire per la sua bellezza. Il sistema di combattimento e l’esplorazione sono migliorati, ma alcune meccaniche possono sembrare un po' familiari per chi ha già giocato al suo predecessore.