Massimo Di Cataldogrida la sua innocenza in Televisione e respinge, in maniera decisa, le accusedi aver malmenato la sua compagna Laura Millacci.

L'occasione è la trasmissione di Giancarlo Magalli "I fattituoi": proprio il popolare conduttore per primo ammette di essere rimastosorpreso nell'apprendere della triste vicenda. Magalli, infatti, è amico dientrambi e tra le sue amicizie su Facebook c'è proprio Anna Laura Millacci, ragion per cui nel momento in cui lei pubblicòle foto del suo viso tumefatto, il conduttore le vide praticamente in diretta.

Ma Massimo Di Cataldo è chiaro nella sua esposizione deifatti: "Non nego che tra di noi ci siano stati dei litigi – ha affermato ilcantante - ma non è mai successo che la picchiassi e la lasciassi nellecondizioni in cui appare in quelle foto. Altre persone hanno testimoniato diaverla vista anche nella sera incriminata e di non aver notato alcun segno sulsuo viso". È un Di Cataldo che a tratti sembra incredulo di quanto gli siasuccesso, anche se non può entrare nei particolari essendoci ancora unprocedimento in corso. "Si, quella sera c'era stata una discussione – hacontinuato - Ma quello che si vede nellefoto non è opera mia. Io non sono un violento e non ho mai fatto a pugni invita mia, figuriamoci se picchio una donna!"

Ma il punto cruciale delle accuse è proprio quell'aborto che, secondo l'accusa di AnnaLaura Millacci, sarebbe stato causato da quelle botte.

Il punto a favore delcantante è però decisivo: una recente perizia medico-legale ha recentementeaffermato che l'interruzione non è stata causata da percosse, bensì si ètrattato di una interruzione spontanea.

La Procura di Roma sta facendo il suo lavoro. L'indagine non è partita da una denuncia, da un verbale di pronto soccorso.

È nata dalle foto pubblicate sul profilo diFacebook della donna. Il Pubblico Ministero di Roma quindi ha rilevatod'ufficio il possibile reato proprio in base alle foto. Ma in questo modo, comeafferma il legale di Di Cataldo, l'immaginee la reputazione del cantante sonostate distrutte. Il danno mediaticoricevuto è enorme. Con il risultato che anche la canzone presentata per Sanremo2014 dal cantante è stata bocciata.