La 64esima edizione del Festival di Sanremo è appena iniziata e sta facendo già molto discutere, in particolare sui social network, dove migliaia sono stati i commenti spesi per la prima serata della kermesse che è stata seguita su Rai 1 da 11 milioni di spettatori. In particolare su Twitter, dalle 20.40 all'1.15 di ieri sono stati inviati più di 340mila commenti con l'hastag #Sanremo2014.

Uno dei momenti più commentati e discussi della prima puntata del Festival è stato sicuramente quello che ha visto protagonisti i due operai campani che hanno minacciato di buttarsi giù dall'impalcatura del Teatro Ariston nel caso in cui Fazio non avesse letto la lettera che loro avevano scritto, nella quale denunciavano le precarie condizioni economiche in cui erano costretti a vivere assieme ad altri 800 lavoratori che come loro non percepivano lo stipendio da ben 16 mesi.

Sanremo 2014: il tentato-suicidio era una bufala?

In queste ore sul web si è molto discusso di questo episodio e sono stati avanzati molti dubbi sulla veridicità dell'accaduto. In particolare una foto che sta facendo il giro dei social network mette in evidenza come i due operai che si sono arrampicati sull'impalcatura indossassero scarpe molto costose (uno dei due aveva un modello Hogan del valore di circa 400 euro). Inoltre, quello che ha fatto "indignare" gli spettatori da casa è il fatto che gli uomini della sicurezza, anziché intervenire al più presto, erano lì tranquilli e non hanno fatto più di tanto per ripristinare l'ordine in sala.

La notizia è stata ripresa questo pomeriggio anche dal programma di Rai 1, La vita in diretta, condotto da Paola Perego e Franco Di Mare, dove è stato ribadito che tutto quello che abbiamo visto ieri non è stato nè architettato nè preparato a tavolino dagli autori del Festival.

I due uomini, infatti, hanno passato tutta la notte in Questura e a quanto pare avrebbero già dei precedenti simili. Inoltre, hanno dichiarato di aver accumulato i soldi per acquistare i biglietti, facendo una colletta tra tutti i lavoratori dell'azienda in cui lavoravano. Voi cosa ne pensate?