Quando si parliamo di "Game of Thrones", si parla di una delle serie di maggior successo nella storia di questo genere televisivo. Fin dal suo esordio sulla rete americana HBO, specializzata in Serie TV, la storia scritta da R.R. Martins, è riuscita a guadagnarsi ampio seguito e consensi, soprattutto grazie ad una trama appassionante e ad una oggettiva ottima realizzazione tecnica del prodotto.
Tuttavia, anche il pubblico affezionato di "Game of Thrones" ha dovuto dividersi e discordare in occasione dell'ultima grande polemica scoppiata oltreoceano, in occasione della trasmissione della terza puntata ("Breaker of Chains") della nuovissima quarta serie della saga.
La scena in questione riguarda nientemeno che un episodio di stupro accompagnato da incesto e necrofilia. Abbastanza per fare storcere il naso, quindi, a parte del pubblico enorme della serie.
Non ha lesinato critiche a questa scelta nemmeno l'autore dei libri da cui "Game of Thrones" è tratta, il già citato George R.R. Martin, il quale tramite il suo blog ha preso le distanze dalla scena incriminata non senza qualche imbarazzo, ricordando ai suoi lettori che essa non è fedele al contenuto del libro da cui è estrapolata ("A Storm of Swords") ma che è stata modificata nettamente, parlando di una sorta di "effetto farfalla" per quanto riguarda la trasposizione dal libro alla serie tv.
Ma di cosa si tratta esattamente?
Per chi non avesse visto ancora la puntata, la scena vede protagonista un uomo, senza una mano, che violenta la sorella davanti al cadavere del figlio, nato da un precedente rapporto incestuoso, morto avvelenato. Insomma: qualcosa sicuramente di forte, ma a cui "Game of Thrones" ha già abituato in parte il suo pubblico. Il quale tuttavia, dinnanzi a tanto ulteriore ardire, si divide e sembra porre paletti morali al mondo della fantasia.
Atteggiamento forse bizzaro, ma naturale.
Sarà il tempo a rivelarci, se questa scelta degli autori della serie tv pagherà in termini di ascolti o se si tramuterà in un pericolosissimo, per l'audience, "effetto boomerang".