Ha stravinto la seconda edizione di The Voice of Italy, battendo in finale Giacomo Voli con più del 60% delle preferenze, eppure su Suor Cristina già si addensano le nubi dei dubbi e delle accuse. Oltre all'interrogativo su quello che sarà il suo futuro, se continuerà a vestire i panni della religiosa o deciderà di diventare una cantante a tutti gli effetti, nelle ultime ore un'accusa di plagio grava sull'inedito scritto da Neffa per la suora siciliana: "Lungo la riva".

Il sasso nello stagno è stato lanciato dalla trasmissione radiofonica "Italiani", in onda su Radio PuntoNuovo. Durante il programma, è venuta a galla una forte somiglianza tra il brano cantato da Suor Cristina durante la finale di "The Voice" e una canzone interpretata da Adriano Celentano e Don Backy nel lontano 1963. I due artisti eseguono il pezzo durante il film "Il monaco di Monza": nella pellicola i protagonisti ricoprono i ruoli di due imbroglioni che fingono di essere dei monaci e canticchiano nelle osterie per accumulare un po' di denaro ottenuto con le elemosine degli avventori.

Nel confrontare i due brani, la somiglianza sembra esserci tutta, ma in questi casi è meglio andarci cauti, poiché spesso delle canzoni accusate di plagio, ad un'analisi più attenta sono invece risultate originali. Certo, i detrattori di Suor Cristina che sui social network hanno protestato per la sua vittoria al talent show di Raidue, lamentandosi anche della modestia dell'inedito, ora avranno elementi in più per accentuare le loro contestazioni. Forse, più che avere dubbi sulla religiosa siciliana, bisognerebbe chiedere spiegazioni all'autore del brano, Neffa, sull'eventualità che possa aver preso spunto da Celentano e Don Backy quando ha scritto "Lungo la riva".