Alcune settimane fa quasi tutti i fan dicevano con convinzione, soprattutto sui social, che avrebbero smesso categoricamente di guardare la soap Il Segreto dopo la morte della protagonista, la dolce levatrice Pepa Aguirre Balmes ma, grazie all'intelligente mossa di Mediaset, che ha mandato in onda lo stesso giorno la fine della prima e l'inizio della seconda stagione, anche i più convinti hanno valutato positivamente l'inizio, in linea temporale più avanti di 16 anni, della seconda parte di questa tormentata, e soprattutto piena di segreti, soap spagnola.
L'attenzione ora è puntata sul giovane sacerdote arrivato a Puente Viejo, Gonzalo, che per modi di fare e aspetto ricorda vagamente Pepa e, come già saprete, un motivo c'è: lui è in realtà il piccolo Martin ormai divenuto uomo. Forte, sensibile, dall'aspetto dolce e rassicurante allo stesso tempo, Gonzalo ha subito fatto breccia nei cuori delle fan che, ovviamente retoricamente, se ne sono già innamorate.
Gonzalo è giunto a Puente Viejo con la speranza, subito purtroppo svanita, di incontrare e riabbracciare sua madre Pepa, che le era stata tolta da bambino quando, rapito da suor Calvario, in realtà sorella gemella di Angustias, era stato portato in un convento poco distante dal paese e lì abbandonato.
Tutti a Ponte Viejo hanno sempre creduto, fin dal momento della sua scomparsa oltre 16 anni prima, che Martin sia morto perché mai più ritrovato e per questo nessuno, neanche Tristan, all'inizio crederà alla vera identità di Gonzalo e proprio lui, ancora pieno di dolore per le due perdite immense, crederà che il giovane sacerdote sia solo un impostore.
Sarà però molto toccante la puntata in cui il giovane racconterà all'uomo che reputa suo padre, Tristan, un episodio avvenuto in passato, un episodio dolce che l'uomo ricorda ancora bene dentro il suo cuore e che gli farà finalmente credere alle parole del giovane ragazzo che si trova ora di fronte. Agli altri abitanti del paese invece la rivelazione della vera identità di Gonzalo arriverà tramite un sacerdote, anticipiamo che non si tratta di Don Anselmo che, durante una messa, rivelerà ai presenti che il religioso che siede con loro non si chiama Gonzalo ma Martin Castro.