La puntata di ieri 7 novembre di Quarto Grado è stata dedicata, come previsto, a diversi casi di cronaca ancora irrisolti. Grande spazio è stato dedicato, in particolare, al giallo legato alla morte di Elena Ceste ma anche alla recente scomparsa di Gilberta Palleschi, l'insegnante di inglese che manca da Sora dallo scorso 1° novembre. 

Quarto Grado, resoconto puntata del 7 novembre: è mistero sulla scomparsa di Gilberta Palleschi

Gilberta Palleschi è scomparsa da Sora (provincia di Frosinone) la mattina di sabato 1° novembre, dopo essere uscita da casa per andare a fare la sua tradizionale camminata.

E' una donna single e senza figli, legatissima al fratello e ai nipoti che sono molto preoccupati per la sua assenza e sono sicuri che qualcuno non le abbia permesso di tornare a casa. L'insegnante di inglese è stata vista verso le 10 e 30 del mattino percorrere, camminando, la strada che porta fuori Sora e proprio in quella via sono stati trovati oggetti che appartenevano a lei. Lunedì il primo colpo di scena: viene interrogato un uomo che dichiara di aver trovato il cellulare di Gilberta e di aver tolto la scheda per metterla nel proprio apparecchio (al fine di capire a chi appartenesse). Successivamente però sono stati trovati altri oggetti che appartenevano alla donna in giorni diversi e in posti diversi.

Chi li ha messi? Il mistero è ancora lontano dall'essere risolto.

Quarto grado, resoconto 7 novembre: Michele aveva il tempo per uccidere Elena Ceste?

Sebbene gli inquirenti e gran parte dell'opinione pubblica considerino Michele Buoninconti il probabile colpevole della morte di Elena Ceste, sono ancora molti i dubbi su questo delitto.

Michele aveva il tempo materiale di compiere un omicidio? La puntata di Quarto Grado di ieri sera ha cercato di ricostruire i fatti certi: Michele esce alle 8 e 10 per portare i figli a scuola, una vicina verso le 8 e 20 vede Elena Ceste che dunque, a quell'ora, era ancora viva. Alle 8 e 37 le telecamere di Costigliole filmano per l'ultima volta il vigile del fuoco mentre attraversa il paese.

Alle 8 e 52, Michele chiama la vicina Marilena chiedendole aiuto. Alle 9 e 10 Michele, preoccupato, va a cercare Elena e torna alle 9 e 30: dove va in quel lasso di tempo? Avrebbe avuto, secondo la Procura, tutto il tempo per occultare il corpo, ma davvero solo in 20 minuti ha potuto nascondere così bene il cadavere? A quel punto Michele chiede alla vicina di aiutarlo: lui parte in auto, sempre da solo, e va verso Govone per accendere la caldaia e ritorna a casa verso 10. Ricordiamo che la strada per Govone va nella stessa direzione del luogo del ritrovamento del cadavere. Alle 10 e 30 Michele avvisa i Carabinieri della scomparsa di Elena. Ci sono dunque ben due finestre di tempo nelle quali Michele avrebbe potuto occultare il corpo della moglie.

I tempi però sono così stretti che avrebbero potuto avere un senso solo se si fosse trattato di un omicidio premeditato. Ma davvero Michele aveva in precedenza ordito un piano tanto crudele? A suo sfavore pende anche la testimonianza di una donna che afferma di aver visto passare per ben due volte Michele quel giorno vicino al luogo del ritrovamento. Ma un altro dubbio è stato posto nella puntata di ieri sera: in seguito alle piogge dei giorni scorsi, l'acqua del rio Mersa è salita molto e la corrente è veloce: non potrebbe dunque aver trascinato fino lì il corpo di Elena Ceste?