Vi ricordate il disturbatore più famoso della Televisione italiana? Il suo nome è Gabriele Paolini, ora si trova già da un anno agli arresti domiciliari (con braccialetto elettronico), per l'accusa di pedofilia, un reato gravissimo che lo ha costretto al definitivo allontanamento dalle telecamere. Tramite un post sul social Facebook, ha reso noto di aver tentato il suicidio, la dinamica del suo atto estremo, era stata organizzata dal disturbatore con l'assunzione di farmaci, un'intera confezione di 'Stilnox' e di 'Depakin'.
Il suo gesto di follia, sarebbe stato messo in atto la sera, prima di andare a dormire, in modo tale da interrompere la sua vita nel sonno.
Nel post Paolini dichiara che era sua intenzione di morire per andare ad incontrare i 'grandi' dello spettacolo e del cinema italiano come Tognazzi, Federico Fellini, Anna Magnani, Totò e addirittura, voleva farsi fare un ritratto da Picasso, aveva ripreso la scena del suicidio con una telecamera. Fortunatamente chi era con lui, è stato in grado di soccorrerlo prontamente, chiamando il 118 per il trasporto immediato in ospedale ed evitare un'irreparabile tragedia, ora sembra fuori pericolo.
Il disturbatore televisivo, si è sempre detto assolutamente innocente, nonostante le accuse di ben cinque ragazzi minorenni di cui quattro italiani ed uno di nazionalità rumena, i quali hanno dichiarato di essere stati adescati via internet ed essere stati vittime di violenza sessuale, documentata da filmati all'interno di un garage.
Il 7 gennaio 2015 si svolgerà il processo davanti alla quinta Sezione Penale del Tribunale di Roma nel quale dovrà spiegare quanto accaduto ed eventualmente riuscire a smontare le accuse rivoltegli dalle sue 'vittime'. In precedenza aveva ricevuto diverse denunce da parte degli operatori televisivi, che venivano sistematicamente disturbati in esterne, mentre erano in collegamento con le proprie testate giornalistiche.
Lo stesso Paolini era stato ospite della trasmissione 'Matrix' in onda su Canale 5 e nell'occasione aveva promesso di non espletare più l'attività di disturbo televisivo nei confronti dei giornalisti. Naturalmente promessa non mantenuta.