La serie televisiva più attesa degli ultimi mesi, "House of Cards", interpretata da Kevin Spacey, presenterà molte novità per quanto riguarda la prossima stagione. Confermati gli attori principali - lo stesso Spacey e Robin Wright, meglio conosciuta come Claire all'interno della serie - il cast della serie televisiva si arricchirà di almeno quattro nuovi elementi, di cui due faranno senza dubbio discutere.
House of Cards, il cast della serie
La prima è Kim Dickens, un'attrice americana già vista al lavoro in "Deadwood. Alla serie si aggiungerà anche Jenna Stern, che ha recentemente interpretato il giudice Elana Barth in alcune puntate di "Law and Order". Le interpretazioni certamente più attese saranno però quelle di Nadezhda Tolokonnikova e Maria Alyokhina. I nomi non vi dicono niente? Attrici russe, penserete voi. In realtà no: sono due componenti delle Pussy Riot, gruppo russo che è stato al centro dell'attenzione - le due componenti in questione sono state anche incarcerate - a causa di una performance non autorizzata contro il presidente russo Putin all'interno della cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca, durante una celebrazione religiosa.
House of Cards e il palazzo di vetro Onu
House of Cards e il palazzo di vetro Onu
La terza stagione della serie con Kevin Spacey nei panni di Frank Underwood verrà trasmessa negli Stati Uniti il 27 febbraio 2015. Per l'Italia bisognerà probabilmente aspettare i canonici otto mesi in più. Le puntate saranno come è buona consuetudine della serie, sempre tredici, e già sono stati avvistati alcuni set in giro per Washington D.C., anche se i beninformati media locali riferiscono che sarebbe stato chiesto - e negato - addirittura il permesso per filmare all'interno della sala del Consiglio di Sicurezza all'interno del palazzo di vetro dell'Onu, l'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Il rifiuto sarebbe dovuto ad un'opposizione della Russia, che richiedeva la disponibilità all'utilizzo della sala per situazioni di emergenza. Si ha notizia che l'ambasciatore francese presso l'O.N.U. e lo stesso Segretario Generale Ban Ki-Moon -che avrebbe addirittura fatto pressioni per una soluzione positiva - si sarebbero detti molto dispiaciuti per non poter incontrare gli attori. La situazione però è in evoluzione e il permesso potrebbe essere concesso, come già accaduto per il film "The Interpreter" con Nicole Kidman e Sean Penn.
Un'altra curiosità della serie sta nelle date. Netflix, la società che distribuisce la serie solo online, anomalia di "House of Cards", ha deciso di rispettare una curiosa numerologia. La prima serie è stata trasmessa infatti il 1 febbraio 2013, la seconda un anno e tredici giorni dopo, il 14 febbraio 2014. La terza, come già detto, un anno e tredici giorni dopo ancora, il 27 febbraio 2015. Negli Stati Uniti il tredici è considerato numero portasfortuna, ma gli autori della fortunata serie con Spacey, evidentemente, non la pensano così. E i risultati gli danno ragione.
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