Premessa: a me non piacciono film e Serie TV che abbiamo come tema centrale vampiri e / o zombie: li ho sempre trovati noiosi. Ma Guillermo Del Toro si è assolutamente superato, battendo qualunque pronostico. Lunedì 09 febbraio 2015, il canale Fox della piattaforma Sky ha mandato in onda la prima puntata della nuova serie The Strain. Boato, applausi. Bellissima, inaspettata, al di sopra della media del genere. Nulla è lasciato al caso, coinvolge, fa stare con il fiato sospeso quando deve, e riesce addirittura a commuovere in alcune scene strazianti.

Come già anticipato nel mio precedente articolo sull'immediata messa in onda della serie, la storia ha inizio quando un aereo atterra all'aeroporto principale di New York, con le luci spente e le porte bloccate. All'epidemiologo Ephraim Goodweather e al suo gruppo, il compito di capire se l'America è sotto attacco virale, o se si tratta di terrorismo. Corey Stoll, nel ruolo del protagonista, si supera. E' eccellente, carico di tensione, e il suo personaggio è umile ed onesto. Come ogni bravo eroe, è afflitto da un crisi privata, dato che l'ex moglie sta per ottenere l'affidamento del figlio, dividendo quella che fu la loro casa con un altro uomo. Ma il dramma, per quanto difficile sia da affrontare, non lo distoglie dal lavoro.

Sull'areo trova 206 corpi senza vita dei passeggeri e solo 4 sopravvissuti. Nella stiva viene rinvenuta una cassa di legno, intarsiata a mano, di 2 quintali, contenente solo terriccio, e piccoli vermi che sembrano nutrirsi di sangue. C'è da spiegare alle famiglie delle vittime cosa sia realmente successo, ma l'epidemiologo rimanda: impossibile guardare negli occhi un padre addolorato e dirgli che la sua dolce bambina è morta.

Chi è il Signor Palmer? Ci spostiamo all'interno di un appartamento ubicato in uno dei tanti grattacieli della Grande Mela. Al suo interno il Signor Palmer, miliardario che aspira all'immortalità, proprietario della cassa di legno, e il misterioso Thomas Eichhorst, ex generale nazista. Tutti e due aspettano "la caduta per tornare in un mondo di purezza", sfruttando i corpi delle vittime del volo che torneranno dai loro cari, spinti dall'amore.

E poi c'è lui, colui che può essere l'anello di giunzione tra il giorno e la notte, l'ebreo, Abraham Setrakian, proprietario di un negozio di pegni, che conosce bene l'antico male che si sta risvegliando per distruggere l'umanità. Il rigattiere, infatti, si forgia da solo una spada d'argento, e cerca di convincere il Dottor Goodweather a non sottovalutare la cosa. Piccola citazione: il rigattiere e il suo ruolo, ricordano Padre Merrin ne l'Esorcista, altro grandissimo film, seppur di altro genere. Oltre la leggera somiglianza, tutti e due sono affetti da patologie cardiache, e tutti e due hanno già avuto a che fare con il demonio, ma, stavolta, non possono fallire.

Un lavoro incredibile quello di Guillermo Del Toro e Chuck Hogan.

Tutto è perfetto, le scene sono fluide, i colpi di scena ci sono e sono incredibili, e le personalità dei protagonisti si stanno delineando alla perfezione. Aspettiamo con ansia la seconda puntata ricordando che "la fame è la prima lezione che impariamo e può essere facilmente placata, ma è la forza dell'amore che ci rende umani. L'amore si nutre di noi e noi di lui, è la nostra grazia, ma anche la nostra rovina".