Entusiasmo o delusione che sia, la lavorazione della nuova serie fantasy prodotta dalla ABC è iniziata lo scorso 25 maggio, incrementando gli appassionati di quel ciclo letterario creato dall'autrice Cassandra Clare, in quella cospicua serie di romanzi iniziati con Shadowhunters - Città di ossa (The Mortal Instruments è l'epitaffio dell'intera produzione) e che hanno scatenato una vera saga-dipendenza alla pari dei fortunati cicli cinematografici di Twilight e Hunger Games, viste le oltre 30 milioni di copie vendute e l'immedesimazione con quella nuova generazione di eroi dark romantici che sembra non conoscere nessuna perdita d'interesse.

Pretty Little Liars ha voluto anticipare quel distacco dal ciclo vampiresco che peraltro sta perseverando con l'attesissima settima stagione di Vampire Diaries, con le grandi esclusioni di Nina Dobrev e Paul Wesley, ma tutta l'attenzione è riposta sui nuovi protagonisti del primo ciclo dedicato ai cacciatori di demoni. Infatti l'uscita di Jamie Campbell Bower dal ruolo di Jace Wayland ha spezzato migliaia di cuori, per quelle fedelissime ammiratrici già dal ruolo di Caius nei Volturi di New Moon (vedi Twilight della Meyer), sostituito dall'affascinante e volitivo Dominic Sherwood. Stessa sorte per l'angelica Clary Fray, la diciottenne che viene a conoscenza del mondo parallelo da cui Jace deve proteggerla, ruolo "abdicato" da Lily Collins a favore di Katherine McNamara, biondissima e angelica a dovere.

Volti nuovi per Simon Lewis (Alberto Rosende), Isabelle Lightwood (Emeraude Toubia), Alec Lightwood (Matthew Daddario), Jocelyne Fray (Maxim Roy), Luke Garroway (Isaiah Mustafa), Valentine Morgenstern (Alan Van Sprang), Magnus Bane (Harry Suhm Jr.) e Hodge Starkweather (Jon Cor). Insomma, la ricerca della Coppa Mortale da parte di Clary continua, già pregustata dalla graphic novel uscita in nove parti e pubblicata dalla Th3rd World nel 2012, alimentando un merchandising che vuole ambire ai traguardi affidati al regista McG, già "padrino" del televisivo OC e del prequel Terminator Salvation.

Un revival da Paul in Fantasy Land

È difficile poter ignorare un prodotto analogo che ha fatto la fortuna della Tatsunoko Production nel lontano 1976, per opera del regista Hiroshi Sasagawa che ha lanciato quei 50 episodi animati, narranti le gesta di un giovanissimo Paul alla disperata ricerca della sua Nina, rapita da Belt Satan in quei varchi temporali fermati dal protagonista, armato di magico yo-yo e tanta determinazione ben ripagata. La serie portava il titolo di Paul in Fantasy Land e l'amore tra Jace e Clary è un ritrovato viaggio in quel mondo dove tutto è possibile.