E dopo due mesi si torna di nuovo a parlare di lei: Amy Winehouse. La cantante scomparsa prematuramente nel 2011 all'età di 27 anni è stata la protagonista del film documentario diretto da Asif Kapadia "Amy" presentato al Festival di Cannes lo scorso maggio. In esso viene narrata la tormentata e breve vita della cantante, ricordata purtroppo più per il suo malessere che per la sua magnifica voce. 

L'indignazione della famiglia Winehouse

Ad ogni modo, il film in questione ha fatto discutere non poco, scatenando persino le ire della famiglia Winehouse, che non lo ha reputato assolutamente veritiero per quanto riguarda la descrizione di alcuni fatti. Particolarmente risentito è sembrato essere il papà di Amy, Mitch Winehouse, che, in risposta a questo documentario, ha deciso insieme all’ex fidanzato della figlia, Reg Traviss, di realizzare un nuovo film in memoria della cantante che racconti la sua vita e che le renda finalmente giustizia.

Il nuovo film

Quest'ultimo sarà nettamente in contrasto con il film di Asif Kapadia, anche perché secondo Mitch Winehouse e Reg Traviss in esso non sono stati inseriti alcuni fondamentali  dettagli che sarebbero stati invece utili per far comprendere i reali motivi che hanno spinto la cantante a lasciarsi andare. Inoltre Kapadia, sempre secondo il padre e l'ex fidanzato di Amy, avrebbe anche commesso degli errori narrativi. 
Ecco quanto dichiarato da Mitch durante un’intervista alla rete televisiva ITV: 'Diremo la verità su Amy, cosa che non ha fatto Kapadia'. Ha poi aggiunto: “Non è vero che abbiamo lasciato Amy per la sua strada negli ultimi tre anni della sua esistenza. Lo ritengo un insulto a tutta la famiglia“.


Ma ciò che ha sconvolto maggiormente Mitch Winehouse è stato il modo di presentare l'ex marito di Amy, Blake Fielder-Civil. Proprio in tal proposito, il papà della cantante aveva commentato in maniera piuttosto dura il film documentario di Kapadia, poichè riferendosi  a Blake Fielder-Civil, al Sun aveva dichiarato: “Mi accusa di essere il primo responsabile per la morte di Amy, quando è stato lui a iniziarla all’uso di crack ed eroina“.