In attesa che la sesta stagione de Il Trono di Spade torni ad aprile 2016 sul piccolo schermo, è possibile fare alcune riflessioni sugli episodi fin qui trasmessi, che celano i grandi riferimenti ai quali sia George Martin, sia Benioff e Weiss si sono ispirati.

  • Il motto dei Greyjoy che recita 'Ciò che è morto non muoia mai' è un chiaro riferimento di Martin ad un altro autore, Lovecraft, che ne I Miti di Cthulhu afferma che 'non è morto ciò che in eterno può attendere';
  • Nella prima stagione a Grande Inverno Jory Cassel confida a Jamie Lannister di aver combattuto accanto a lui quasi rimettendoci un occhio contro i Greyjoy: ebbene, lo sterminatore di re lo pugnala in un occhio nel combattimento fra Jamie e Ned Stark;
  • La musica è un elemento portante dello show, e se nella sigla iniziale è stato sostituito il vessillo degli Stark con quello dei Bolton (nella 5a stagione), molte rockstar hanno fatto da comparse, come il batterista dei Coldplay come percussionista durante le famose Nozze Rosse;
  • Il Trono di Spade, che nei libri è molto più grande, nella serie contiene sia la spada appertenuta a Gandalf ne 'Il Signore degli Anelli', sia quella utilizzata da Orlando Bloom ne 'Le Crociate';
  • Del fatto che l'autore dei libri abbia tratto ispirazione da Tolkien ne abbiamo gia' parlato, ma il destino ha voluto che il migliore amico di un protagonista come Jon Snow si chiami Sam, guarda caso come l'inseparabile compagno di Frodo ne Il Signore degli Anelli. Entrambi, fra l'altro, sono di corporatura massiccia e di carattere docile e ingenuo;
  • La similitudine fra Jon Snow e Frodo ce la danno anche i loro caratteri fisionomici (coraggiosi e coi capelli ricci), nonché il fatto che i loro migliori amici si chiamano in entrambi i casi Sam e Pyp (Pipino nella saga di Tolkien);
  • Della teoria che presuppone che Jon Snow sia figlio di Rhaegar Targaryen e di Lyanna Stark (da qui la formula R+L=J) se ne è parlato parecchio anche nella 5a stagione, quando Stannis afferma di non credere che Ned Stark possa aver avuto un figlio bastardo, ser Barristan elogia in diverse occasioni il defunto Rhaegar, mentre Sansa e Ditocorto discutono di 'sfortunti amanti' nelle catacombe di Grande Inverno;
  • Tornando a Ditocorto, si tratta di un personaggio che sa tutto di tutti, e anche in occasione delle morti principali della 4a stagione, lord Baelish confida a Robert Arryn che le persone possono morire in molti modi: mentre cenano (chiaro riferimento alla dipartita di Joffrey), mentre sono nei loro letti (a quella di Shae) e mentre si trovano sui loro vasi da notte (quella di Twin Lannister);
  • In vista del finale, Martin ha affermato che non accetta di concludere alla 'Lost', cioè lasciando i telespettatori con l'amaro in bocca, al punto che nel linguaggio Dothraki questa parola assume il significato di 'deluso';
  • Chiudiamo con una curiosità su Arya Stark: sempre nella 5a stagione, quando la ragazza 'sfoglia' le facce che gli Uomini senza Volto possono assumere, ce ne sono due molto simili a quelle dei creatori della serie, Benioff e Weiss.