Il 21 luglio 2011 il mondo della musica perdeva una splendida voce soul, ma anche un'anima inquieta: Amy Winehouse. Morta a soli 27 anni e per questo iscritta al Club 27, che raccoglie tante altre leggende della musica morte proprio a quell'età. Sulla sua morte si è detto e scritto tanto. Si disse inizialmente che fosse morta di overdose, ma dagli esami del sangue fu riscontrato solo traccia di alcol. Ben cinque volte maggiore di quella consentita per la guida. Pertanto, si è parlato di sindrome da ''stop and go'', la quale colpisce in modo mortale quanti tornano a bere dopo lunghi periodi di astensione.

Tuttavia, anche gli esami post-mortem sono avvolti nel mistero, dato che si è anche parlato di documentazione sparita. Il 25 giugno 2013 il fratello di Amy afferma che ad ucciderla non fu l'alcol ma la bulimia di cui soffriva dall'adolescenza.

Insomma, come ogni leggenda della musica che si rispetti, anche la morte della Winehouse ha scatenato tesi complottiste, dubbi e perplessità. Ora però a parlare è sua madre, Janis Winehouse-Collins, la quale, intervistata dalla rivista People ha parlato con nostalgia della figlia. Aggiungendo però un dettaglio interessante. Ossia, che la voce bianca del soul soffrisse fin da bambina della Sindrome di Tourette. Di cosa si tratta? Vediamolo di seguito.

Cos'è la Sindrome di Tourette

Questa sindrome è un disturbo che si presenta in età infantile, sottoforma di tic nervosi e dislessia. Appaiono nell'infanzia ma in genere spariscono in età adolescenziale. A volte si accompagna ad altri sintomi, come la scarsa capacità di concentrarsi. Prende il nome dal neurologo francese Georges Gilles de la Tourette, che la descrisse nell'800, anche se era già stata individuata e inquadrata sin dal '600.

La madre della compianta cantante afferma che la loro è un'ipotesi, giacché Amy da bambina mostrava quel tipo di sintomi e spesso urlava cose senza senso. Ma non possono dirsi certi di questa cosa. Difficile anche capire quanto abbia inciso sulla sua instabilità caratteriale.