Il programma di Maurizio Costanzo è giunto ormai alla sua penultima puntata, ma nemmeno questa volta ha risparmiato colpi di scena, avendo come protagonista il controverso e chiacchierato musicista Morgan. Due sono le ferite ancora aperte che il cantante si porta tuttora nel cuore: la morte di suo padre, e la bufera mediatica originata dalla sua depressione, che lo ha portato a consumare enormi quantità di cocaina.

‘Il giorno prima mi ha salutato dalla finestra. Non l’aveva mai fatto’

Tra gli innumerevoli video che si sono susseguiti durante l’intervista, considerevolmente toccante è stato quello che rappresentava i genitori di Morgan.

“Mia madre mi chiama ancora Marchino.” Afferma teneramente il cantante, e prosegue: “ Fino a poco tempo fa non ero riuscito mai a dare una definizione a mia madre. Oggi la definirei così: magica. Ha un potere di trasferimento dei dati, dopo tutto ha fatto l’insegnante come professione. A me ha trasferito la capacità di far appassionare. Quello che mi dispiace di più è che la famiglia che avevo da bambino, non riuscirò mai a realizzarla con i miei bambini. Sono quei momenti in cui la famiglia è in stato di grazia, e sono quei momenti in cui ci ritorno col cuore, ma non con la mente. Perché non sono più quel bambino, quel bambino è morto.” Ma oltre alla madre, e forse più di lei, la figura che ha cambiato per sempre la vita di Marco è stata sicuramente quella di suo padre, che è morto suicida l’11 ottobre 1988.

“Mio padre, il giorno prima di uccidersi, mi aveva salutato dalla finestra, cosa che non aveva mai fatto.” Racconta Morgan. “Aveva dei debiti, non tanti, ma li aveva, e io all’epoca avevo 16 anni. Lui mi ha dato un barattolino, dove si riponevano le pellicole fotografiche, e ci ha messo centomila lire e me lo ha messo in mano.

Poi ha salutato me e mia sorella, e si è ucciso quella mattina. Io ho provato un’emozione molto forte, da una parte c’è un aspetto più umano, di dispiacere, dall’altra più filosofico, perché mio padre è morto di suo volere, e quindi ti chiedi il perché. Sicuramente stava male, oggi si parlerebbe di depressione.”

Maurizio Costanzo, giunto a questo punto, chiede al cantante quanto ha influito quel gesto nella sua vita.

“Ci penso spesso.” Risponde Morgan. “Perché lo vivevo come un uomo che stava male. Quando arriverò a 48 anni, anno in cui si è suicidato, quando arriverò a quella soglia, lì mi verrà un brivido, perchè un padre, soprattutto per i maschi, rappresenta il punto di riferimento del come dover stare al mondo. Lui pensava di avere un problema, e pensava di fare del bene nel togliersi di mezzo, perché pensava di essere un ingombro. Sbagliava. Poi mio padre negli ultimi anni era violento, mi dispiace certo, però l’ha fatta grossa.”

‘Sono ancora indignato’

Impossibile, quando si parla di Morgan, non citare il periodo di depressione che ha attraversato il cantante e che lo ha portato fino all’uso di droghe.

All’epoca, per tale condotta, fu espulso dal Festival di Sanremo. “È stato un errore” Afferma il cantante, e aggiunge: “Ma comunque devo dire che l’italia ha dei limiti: non è un paese pronto per un dibattito come questo, è un paese piuttosto conformista ed ipocrita. Ciò che ho detto sui giornali (“Fumo crack tutto il giorno, uso droghe come antidepressivi”) era una roba da minimizzare, invece è stato costruito intorno un polverone enorme. Sono arrabbiato perchè è una cosa che merita l’indignazione.” Di quel periodo però Morgan ricorda l’amico Celentano che lo ha aiutato, ed è stato “carinissimo” nei suoi confronti. Infine conclude, riferendosi a Costanzo: “Mi sono fatto vivisezionare da te.

Questa è un’altra ca**ata che ho fatto, non andrò più in televisione.” Maurizio termina così l’intervista chiedendo a Morgan cose vede nel suo futuro, e se c’è qualche cosa che vorrà cambiare o addirittura eliminare. “Domanda fantastica, in cui rispondi o in maniera intelligente o meno. Eliminerò tutte le st**nzate, e il superfluo. Mi vedo come Dorian Gray, ringiovanito.”