Andrea Bocelli si è raccontato come non aveva mai fatto prima: il tenore italiano più conosciuto al mondo ha rilasciato un'intervista al "Corriere della Sera", in cui ha rivelato di aver superato la sua dipendenza dal sesso grazie all'aiuto dell'attuale moglie Veronica. Il cantante ha ripercorso le tappe della sua separazione, spiegando che subito dopo ha iniziato a frequentare sempre più donne per colmare le sue mancanze affettive: "Sceglievo le donne che mi piacevano. Che mi suscitavano qualcosa. Che mi davano l’impressione di riempire la parte mancante di me.

Ma neppure i miei traguardi affettivi - ha proseguito l'artista toscano - mi guarivano dall’inquietudine. Il libertinaggio diventa una droga. Tutte le sere hai bisogno di riuscire nel tuo obiettivo. E ti senti affondare nel gorgo del vizio. A un certo momento ci sono andato molto vicino".

Andrea Bocelli: il libertinaggio dopo il divorzio dalla prima moglie

Andrea Bocelli non riusciva ad uscire da questo circolo vizioso fatto di serate, eventi e tante donne da conquistare, ma per fortuna nella sua vita è entrata Veronica, la sua seconda moglie. Quest'ultima, con tanta pazienza e amore, è riuscita a portarlo sulla retta via ed oggi, guarito completamente dalla sua ossessione, il tenore è diventato padre per la terza volta della piccola Virginia.

Il tenore si è raccontato senza vergogna

Per la prima volta, il tenore ha messo a nudo i propri sentimenti, infatti raramente sono state pubblicate interviste come questa, nella quale ha raccontato i dettagli della sua vita privata apertamente e senza filtri. I numerosi fan dell'artista hanno apprezzato questa confessione.

Nel frattempo Andrea Bocelli si gode la meritata popolarità, e vi anticipiamo che canterà alla cerimonia di insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca il prossimo 20 gennaio.

Sul nuovo presidente americano, ha dichiarato che sarà un uomo più moderato di quanto abbia lasciato intendere in campagna elettorale, perché è un imprenditore che non ha alcun interesse a fare qualcosa di sbagliato per la sua nazione.