Una volta trovato George Michael sul letto, privo di vita, Fadi Fawaz decise di chiamare immediatamente il nipote Josh. Questa telefonata è stata struggente, tanto che il ragazzo ha ammesso di "non aver mai sentito un uomo adulto piangere così tanto". Sono queste le nuove rivelazioni che arrivano direttamente dai media britannici e che chiamano in causa, ancora una volta, il fidanzato della popstar. Il giovane Josh ha deciso di parlare per la prima volta, cercando così di ricostruire quanto accaduto il giorno di Natale, quando George Michael venne trovato morto dal fidanzato nella sua abitazione nell'Oxfordshire.
In modo particolare Josh sembra voler ripristinare l'immagine dello zio che è stato aspramente attaccato nelle ultime settimane.
"Che cosa farò senza di lui?"
Il nipote ha parlato con i reporter dell'Australia Daily Telegraph, ricordando quella dolorosa giornata in cui lo zio lo chiamò in lacrime. La sua reazione, quel profondo turbamento che ha sentito è sufficiente per poter allontanare tutte le voci e i sospetti legati a Fadi Fawaz: "Sono solo cavolate". Avrebbe tentato di rianimare George Michael, continua il 28enne, vedendo che il cantante non rispondeva alle sue parole. A quel punto, dopo il tentativo fallito di rianimazione, Fadi ha chiamato la polizia e ha iniziato a piangere al telefono con Josh.
"Non ho mai sentito un uomo adulto piangere così tanto. Mi ripeteva "Che cosa farò senza di lui?", ha continuato a raccontare il nipote ai media.
Il giallo sulla morte di George Michael
Sono stati insieme per 6 anni, ogni giorno della loro vita: nella descrizione del ragazzo Fadi appare con un uomo scioccato, che si è accorto di essere solo, senza la sua metà, senza quell'uomo che ha scelto di avere al suo fianco per tutto questo tempo.
"Ha avuto il dito puntato dal primo momento", insiste Josh difendendolo e allontanando così ogni accusa contro lo zio. "Lo hanno definito una sanguisuga e gli hanno detto cose orribili, ma non ha mai fatto nulla per ferire George. La loro storia era basata sull'amore reciproco".