Sarà sicuramente la coppia più chiacchierate dell'Isola dei Famosi. La partecipazione di Wanna Marchi e Stefania Nobile al reality show della Magnolia ha scatenato roventi polemiche. Le due ex televenditrici avevano effettuato anche i provini per il GF Vip ma la produzione aveva deciso di scegliere altri concorrenti. Ora la grande opportunità di tornare sul piccolo schermo grazie all'Isola dei Famosi. Madre e figlia hanno concesso una lunga intervista al settimanale 'Chi' in cui spiegano i motivi per i quali hanno deciso di partecipare al reality show condotto da Alessia Marcuzzi.

Stefania Nobile ha spiegato che attraverso l'esperienza all'Isola sogna di restituire dignità alla madre. La cinquantaduenne bolognese ha sottolineato che non vuole che Wanna Marchi sia ricordata come la regina delle truffe.

'Abbiamo soltanto bisogno di lavorare'

Stefania Nobile ha perentoriamente affermato che ora è una cittadina onesta e pulita che ha soltanto bisogno di lavorare. Da parte sua Wanna Marchi ha spiegato che percepisce una pensione che non arriva a cinquecento euro dopo oltre quarant'anni di contributi versati. L'ex televenditrice ha riferito che non augura a nessuno di cadere in basso. La settantaquattrenne ha evidenziato di aver trovato solo porte chiuse dopo aver lasciato il carcere.

La Marchi ha rivelato di non essere riuscita a trovare lavoro per via del suo passato. La vulcanica Wanna ha affermato che la tv è il suo mondo e che sogna di lavorare fino al termine dei suoi giorni davanti ad una telecamera.

'Gli italiani verificheranno che non sia due mostri'

La bolognese ha precisato di non essere risentita neanche nei confronti di Striscia la Notizia per i servizi che hanno dato il via all'operazione 'Tapiro di sale'.

L'ex televenditrice ha spiegato che grazie all'Isola dei Famosi la gente potrà conoscere il reale volto delle Marchi. Madre e figlia hanno sottolineato all'unisono che finalmente gli italiani potranno comprendere che non sono due mostri. Wanna Marchi ha chiuso l'intervista annunciando che il suo motto non sarà più 'd'accordo' ma 'adoss'.