Aveva scelto la capitale austriaca George Michael per poter incontrare due dei migliori medici europei: voleva avere una consulenza privata presso l'AKH General Hospital, proprio quella struttura che lo aveva accolto 6 anni prima, salvandolo da una polmonite. Si era recato a Vienna con un jet privato, facendosi accompagnare dal fidanzato Fadi Fawaz e da suo padre. Ma come mai il viaggio è rimasto segreto? Al tempo infatti Fawaz, come riporta il "Daily Mirror", disse che il loro viaggio europeo a novembre era stato organizzato per poter vendere alcuni oggetti.

George Michael stava seguendo delle cure mediche in Austria?

Il giorno della morte di George Michael il dottor Christoph Zielinski, che è medico oncologo e specialista presso l'ospedale austriaco, ha deciso di esprimere il suo dolore con un post su Twitter dove scriveva: "Profondo dolore per la morte inaspettata di George Michael. La squadra di cura del Vienna AKH esprimere profonda solidarietà alla famiglia e agli amici". Sarebbe quindi stato il dottor Zielinski, insieme al suo collega Thomas Staudinger, a prendersi cura del cantante un mese prima del suo decesso.

Il cantante era già stato nell'ospedale 6 anni prima per una polmonite

L'ospedale AKH è una delle più rinomate strutture a livello europeo, ma non è stata una scelta casuale per George Michael.

Sei anni prima infatti aveva scelto di recarsi lì a causa dei suoi forti dolori al petto, che avvertì prima di un concerto. Qui venne sottoposto a un trattamento che gli ha permesso di rimettersi in sesto completamente e lui, di tutta risposta regalò 1.000 biglietti per i suoi concerti al personale dell'ospedale. Ma oltre a Vienna, la star degli Wham!

si recò anche in Svizzera, a Zurigo, presso il Küsnacht Practice che è uno dei centri più esclusivi del mondo. Tutto questo lascia pensare che vi fosse qualcosa di ben nascosto nella vita del cantante, segreti che potrebbero avere a che fare con il suo stato di salute. Alcuni tabloid inglesi continuano a lanciare speculazioni sulla sua morte e parlano ancora di una possibile overdose, ma al momento continua a non esserci nulla di sicuro.