Il critico d'arte nonché ex deputato Vittorio sgarbi, poche ore fa ha pubblicato sul suo profilo ufficiale di Facebook una clip realizzata all'indirizzo della presentatrice napoletana, Barbara D'Urso dopo che la stessa, nella giornata di mercoledì 15 marzo, ha avuto in studio il figlio per parlare del vitalizio che il genitore percepisce dopo una carriera politica che risale agli anni novanta.

Durante "Pomeriggio Cinque", l'argomentazione discussa non ha fatto molto piacere all'ex primo cittadino di Salemi (paese in provincia di Trapani) che, come sua consuetudine, non ha perso tempo a rispondere alla provocazione ricevuta, con il classico sarcasmo e linguaggio colorito che lo contraddistingue.

Vediamo le parole di Sgarbi nei riguardi di Barbara D'Urso.

Barbara D'Urso e il vitalizio di Vittorio Sgarbi, la reazione del critico d'arte

Vittorio Sgarbi ha, dunque, realizzato un video citando Barbara D'Urso, video nel quale spiega alla stessa come stiano realmente le cose inerenti il suo vitalizio. Vittorio ha cosi spiegato che la tanto citata cifra di nove mila euro netti al mese non corrisponde alla realtà, visto che il vitalizio di Sgarbi sarebbe, invece, di circa cinque mila euro. Dopo tale precisazione, l'uomo ha voluto ribadire che la corposa cifra è stata sempre utilizzata per mantenere i suoi figli, durante le varie fasi della loro crescita. Inoltre il critico d'arte non si ritiene la causa della legge che regola gli importi dei vitalizi ai parlamentari italiani.

Vittorio Sgarbi risponde a Barbara D'Urso

Vittorio Sgarbi ha terminato il video dando vita ad una importante iniziativa. Il critico ha, infatti, annunciato a Barbara D'Urso che l'intera somma ricevuta in merito al vitalizio, sarà devoluta dallo stesso in beneficenza al fine di restaurare alcune opere d'arte a lui più care. L'ex politico, con il filmato, ha voluto dire, quindi, la sua in merito alle critiche ricevute durante il programma della D'Urso, Pomeriggio Cinque. Adesso ci si aspetta che la conduttrice napoletana risponda al filmato condiviso da Vittorio Sgarbi.