Per poter comprendere il senso di quanto si sta verificando nelle ultime ore è necessario fare un passo indietro. Torniamo al maggio del 1944, nella coda finale della Seconda Guerra Mondiale. A quei tempi le truppe nordafricane alleate dei francesi ebbero 50 ore di libertà come premio dello sfondamento della linea Gustav usata dai tedeschi. Durante quelle ore, quegli individui iniziarono a dilagare verso il basso Lazio commettendo stupri ed eccidi.

Le origini de “La Ciociara”

La provincia di Frosinone fu devastata da queste atrocità; numerose donne rimasero incinte o vittime di malattie sessualmente trasmissibili.

Le disastrose dinamiche di quella vicenda furono rievocate all’interno di un libro di Alberto Moravia dal quale Vittorio De Sica prese spunto per dare origine al famoso film “La ciociara”, con il quale la bellissima Sophia Loren vinse l’oscar nel 1960 come migliore attrice. Fatta questa breve premessa e rievocato il dramma di quell'episodio veniamo al dunque. Di recente, il regista napoletano di film osé, Mario Salieri, ha deciso di basarsi su quelle atroci vicende per dare luogo alla messa in onda di una versione molto spinta de “La Ciociara”.

La Ciociara trasformato in film a luci rosse

Questa decisione è stata, prevedibilmente, soggetta ad innumerevoli critiche e non solo, non sono mancate minacce e insulti molto gravi contro colui il quale ha deciso di sfruttare un evento così tragico a suo favore, trasformando il dolore che, in precedenza, ha evocato la visione del film originale, in uno scialbo e frivolo film a luci rosse.

Emiliano Ciotti, presidente dell’associazione che tutela le povere vittime di quel brutale episodio, ha scritto una lettera al presidente del Consiglio gentiloni, all’interno della quale è presente la richiesta di bloccare o, quanto meno, limitare la diffusione di quel film. "La riproposizione del film in chiave po..o di quei momenti terribili passati alla storia come le marocchinate è un’offesa verso il nostro territorio e verso tutte le donne”. Queste sono state, invece, le parole della senatrice del PD Maria Spilabotte. Cosa deciderà il presidente? E voi, cosa ne pensate?