Ieri sera è andata in onda l'ultima puntata della serie 'La porta rossa'. E' un prodotto scritto da Carlo Lucarelli e Gianpaolo Rigosi e che ha ottenuto un discreto successo raggiungendo i 3 milioni di telespettatori nonostante sia stata trasmessa sul secondo canale della Rai. Dato il successo de 'la porta rossa' l'ultima puntata è stata trasmessa non solo in TV ma anche al cinema Ariston di Trieste dove erano presenti sia il regista Carmine Elia che lino guanciale insieme a Valentina Romani. La serie è una novità per il panorama televisivo italiano, povero di prodotti dove paranormale e crime si intrecciano.

Il pubblico del piccolo schermo tuttavia ha ben accolto la novità e sembra proprio che la Rai in futuro manderà in onda una seconda stagione.

Si è risolto il mistero riguardo all'assassinio di Leonardo: il colpevole è il vicequestore Rambelli, amico fraterno di Cagliostro. L'uomo ha ucciso l'amico per salvare il figlio dal carcere. Il protagonista scopre grazie a Paoletto che Rimbelli conosceva Jonas, il ragazzo in coma da cui è stato aiutato. Cosa c'entra Jonas con Rimbelli? Probabilmente lo scopriremo il prossimo anno.

Lino Guanciale si dice sicuro di una seconda serie

L'attore Lino Guanciale, che nella serie interpreta il fantasma del commissario Cagliostro, recentemente è stato intervistato dal settimanale 'Piccolo' dove ha rilasciato delle dichiarazioni riguardanti il futuro de 'La porta rossa'.

L'attore è soddisfatto del successo ottenuto e dà per sicura la messa in onda di una seconda serie. La vicenda principale si è risolta nell'ultima puntata in onda il 22 marzo ma sono rimaste delle cose in sospeso, delle zone d'ombra che potrebbero essere un ottimo punto di partenza per il sequel. Il bell'attore spera che la seconda stagione della serie ambientata a Trieste sia ancora meglio della prima: più curata per quanto riguarda i dialoghi che intrecciano sentimentale, paranormale e crime. Inoltre si può dire che Trieste sia la seconda protagonista dopo il bell'attore, il quale ha dichiarato di essersi talmente innamorato della città che non gli dispiacerebbe viverci stabilmente.