Agli inizi del 2000, si è affermato un nuovo genere cinematografico, risultato decisamente redditizio: i film dedicati ai supereroi. Infatti nella classifica dei 50 maggiori incassi al botteghino nella storia figurano ben sette pellicole che hanno come protagonisti supereroi sia della Marvel che della DC. Da qui, il passaggio al piccolo schermo è stato quasi automatico, e ben presto i nostri palinsesti televisivi si sono riempiti di serie come "Arrow", "The Flash", "Agents of Shield", "Legion", "Daredevil" e tante altre.

Tutte queste opere hanno in comune un approccio più o meno drammatico nel raccontare le rispettive vicende, condizione in fondo necessaria, perché non si può scherzare sulla battaglia del Bene contro il Male.

Ma a volte ci servono storie che ci ricordino quanto sia assurdo questo genere. Dopotutto, la maggior parte di questi personaggi indossa dei ridicoli costumi. Se al cinema è arrivato "Deadpool" per rinfrescarci la memoria, in televisione ci pensa la nuova serie amazon, "The Tick".

Un dinamico duo composto da un gigante blu e da una nevrotica spalla

Basata sull'omonima serie a fumetti creata nel 1986 da Ben Edlund (qui in veste di produttore), "The Tick" racconta di un contabile di nome Arthur Everest, interpretato da Griffin Newman, che da bambino assistette alla morte di suo padre e della sua squadra di supereroi preferita per mano del supercriminale The Terror (Jackie Earle Haley, noto per il film "Watchmen").

Poco prima della vicenda, Terror viene apparentemente ucciso da Superian, un supereroe alieno assomigliante ad un "certo" kryptoniano.

Tuttavia Arthur non riesce a credere davvero a questa notizia, perciò passa le sue notti a sorvegliare le attività del crimine organizzato, cercando di dimostrare che il supercriminale è ancora vivo.

Durante uno di questi appostamenti incontra un immenso tizio non molto sveglio che indossa un'armatura blu e si fa chiamare Tick, interpretato da Peter Serafinowicz. Questi attacca i criminali sconfiggendoli facilmente, e consegna ad Arthur una valigetta blindata contenente una tuta bianca. Il contabile la indossa e scopre che la tuta è antiproiettile e che gli permette di volare.

Con il suo nuovo costume, Arthur diventerà a malincuore la spalla dell'ingenuo eroe Tick, ed insieme proteggeranno la loro città dal male.

Un nuovo formato per i tempi moderni

Non è la prima volta che la serie riceve un adattamento televisivo. Nel 1994 venne realizzata una serie animata trasmessa anche in Italia sul canale digitale Fox Kids. Il cartone durò tre stagioni ed ebbe un buon successo, ma venne cancellato per via dello scarso successo sul mercato della linea di giocattoli abbinata. Un secondo adattamento venne realizzato nel 2001 sotto forma di sit-com, in cui l'eroe blu era interpretato dall'attore Patrick Warburton, ma questa produzione non ebbe lo stesso successo del cartone e venne soppressa dopo soli otto episodi, nonostante avesse ottenuto buone recensioni.

Un punto in comune tra le due trasposizioni era il formato narrativo a episodi. Ogni puntata raccontava la propria storia ed era indipendente dall'altra.

Questa caratteristica, però, non la ritroviamo nella nuova serie: ogni episodio è strettamente legato all'altro, e tutti rappresentano un capitolo di una storia più grande, seguendo lo stesso filo conduttore delle produzioni Marvel targate Netflix, grande rivale di Amazon Studios. In questo caso, la storia è quella di Arthur e del suo "campbelliano" Viaggio dell'Eroe, concetto che Tick citerà un paio di volte durante il telefilm, che lo trasformerà da vittima degli eventi ad artefice del proprio destino. Il tutto contornato da situazioni di quotidiana follia ed assurdità superumane.

Per ora Amazon Studios ha rilasciato solo i primi sei episodi dei dodici che compongono la prima stagione, con l'obiettivo di lanciarne altri sei all'inizio del 2018. Ci auguriamo che vogliano continuare ad offrire questa più che necessaria ventata di umorismo, in un genere che rischia di prendersi troppo sul serio.