Bufera su Harvey Weinstein, produttore cinematografico co-fondatore di Miramax e The Weinstein Company.
L'inchiesta di Ronan Farrow, attivista e giornalista, figlio di Woody Allen e Mia Farrow, apparsa sul New Yorker dopo dieci mesi di indagini, scuote le fondamenta di Hollywood: tra vittime, accusatori e accusati, dettagli sul caso Weinstein emergono giorno dopo giorno.
Tante le voci di solidarietà per le donne molestate da Weinstein, ma anche dichiarazioni controverse a mezzo stampa che scatenano polemiche sui social, come l'articolo di Mayim Bialik, star della serie tv The Big Bang Theory; apparso sul New York Times.
Bialik: 'disgustata ma non sorpresa'
Il popolo di Internet ha letto nelle sue parole una nota di rancore e di accusa nei confronti delle presunte vittime di molestie sessuali da parte del magnate hollywoodiano: "Coloro che a Hollywood non rappresentano uno standard impossibile di bellezza hanno il "lusso" di essere trascurate e, in molti casi, ignorate da uomini di potere, a meno che non riescano a fargli fare molti soldi".
La Amy Farrah Fowler di The Big Bang Theory continua ripercorrendo gli inizi della sua carriera: "Mi sono sempre sentita a disagio in un'industria che guadagna sull'oggettivazione della donna e ho imparato in fretta, già da adolescente, che le giovani ragazze con occhi da cerbiatta e il broncio sulle labbra venivano favorite per i ruoli dagli uomini potenti che prendevano le decisioni".
Bialik parla poi di atteggiamento, del vestirsi in maniera modesta o provocatoria, lasciando intendere che flirtare con gli uomini come fosse una politica, sia cosa diffusa e tacitamente accettata nel mondo dello spettacolo.
Molti utenti hanno attaccato l'attrice accusandola di giudicare le donne in base al loro aspetto, colpevolizzandole, in quanto responsabili di comportamenti volutamente ammiccanti e complici, di fatto minimizzando tutta la faccenda e difendendo Harvey Weinstein.
Immediata la replica dell'attrice, con un comunicato ufficiale sul suo account Twitter
"Il mio articolo non parla di questo - scrive Mayim Bialik -Chiunque conosca me e la mia idea di femminismo, sa che tutto ciò è assurdo".
L'attrice ha deciso di scusarsi con i lettori, i fan e le vittime di abusi, anche con una diretta Facebook organizzata dal New York Times, in cui chiarisce come l'editoriale si limitasse alla sua personale esperienza avuta in una specifica industria cinematografica e dichiara: "gli uomini che abusano delle donne sono gli unici responsabili di atti orrendi - e continua "non possiamo essere ingenui nei riguardi della cultura in cui viviamo".
Una riflessione sulla società moderna dunque, guardare uno specchio di cui il caso Weinstein ne è solo un angolo meglio illuminato dai riflettori.