Dopo un'inchiesta aperta nel 2016, è stato ufficialmente chiuso il blog di una giovane ragazza di Porto Recanati, che incitava i suoi followers adolescenti all'anoressia. E' stata la madre di una 15enne a segnalare il sito alla polizia di Ivrea nel 2016, dopo un'attenta indagine sui comportamenti della figlia, adolescente con disturbi alimentari e assidua frequentatrice del sito web in questione.
La finalità della blogger era ben precisa, dichiaratamente Pro Ana
La ragazza non solo incitava a non mangiare o al massimo a seguire una dieta da 500 calorie giornaliere, ma dispensava consigli e strategie da mettere in pratica nella vita di tutti i giorni per riuscire a restare magri, magrissimi.
Ad esempio spiegava in modo dettagliato le "tecniche" per indurre facilmente il vomito e rigettare tutto il cibo per ridurre l'assimilazione di calorie, o elencava le varie terapie mediche per la riduzione degli inestetismi cutanei e del grasso corporeo. In particolare, la blogger 19enne offriva alle migliaia di ragazze e ragazzi che la seguivano, una sorta di "sostegno psicologico".
Incitava i suoi seguaci a non cedere durante i momenti difficili, quando i crampi della fame fanno perdere la lucidità mentale e le pressioni di genitori o amici si fanno tanto insistenti col rischio di indurti a mangiare in modo quasi normale. Sarebbe infatti un fallimento un'alimentazione equilibrata o quantomeno vicina alla normalità, un ostacolo al raggiungimento della perfezione, la magrezza estrema.
Ossa sporgenti, viso smunto e poco importa se i capelli diventano opachi e iniziano a cadere, se pelle, denti e unghie virano al giallo e ci si sente costantemente deboli. Perché il tutto viene ripagato con il senso di soddisfazione provato nel riuscire a mangiare poco o niente, la sensazione di avere un controllo su di sé che agli altri sfugge.
Un tranello, un gioco pericoloso in cui cadono milioni di giovani e giovanissimi
Solo in Italia sono migliaia i siti web Pro anoressia e tanti sono gli utenti, soprattutto ragazze, che trovano in questi blog assassini una specie di seconda famiglia, che sostituisce quella originale. Insieme, condividono un obiettivo e aiutarsi e sostenersi a vicenda, farlo in gruppo virtualmente, rende il percorso più facile.
Un percorso di lenta autodistruzione in cui si è vittima due volte: della malattia e di motivatori come la giovane di Porto Recanati, accusata di istigazione al suicidio e lesioni gravi ai danni di una 15enne che ha rischiato la morte anche a causa dei "tutorial" postati dalla blogger 19enne. Grazie ad una madre che ha denunciato e fatto chiudere il sito, tuttavia restano ad oggi innumerevoli pagine web create ad hoc e gruppi chiusi sui social che alimentano la malattia, a 0 calorie al giorno.