Manca poco più di un mese al fatidico 19 maggio, una data che molto probabilmente sarà evidenziata in rosso sul prossimo calendario di ogni inglese ma non solo, quando una delle coppie più amate del pianeta finalmente convolerà a nozze ed il principe Harry e la sua Meghan finalmente potranno chiamarsi marito e moglie.

Si avvicina il matrimonio fra Harry e Meghan

E per tutti quei vips o pseudo tali che da un po' di mesi si svegliano ogni mattina frementi e speranzosi, per poi maledire ancora chi non ha portato loro quel pezzetto di carta sigillata che li avrebbe portati dritti al Royal Wedding, c’è chi invece quella busta bianca l’ha ricevuta senza essere “nessuno”.

Il mese scorso è stato infatti annunciato che i quasi sposi Harry e Meghan Markle hanno espresso il desiderio di avere in qualche modo vicino in tal giorno anche i cittadini comuni, quelli “senza nessun cognome”. E come si può dire di no ad un principe?

Sono stati dunque 2640 i fortunatissimi sudditi ad essere scelti per poter ammirare l'arrivo degli sposi nel parco del Castello di Windsor per condividere con loro il giorno del matrimonio e buona parte di essi, ben 1200, sono stati appositamente selezionati fra gli inglesi dagli uffici dei 9 lords-luogotenenti, i rappresentanti della Regina per ogni contea, che hanno cercato in lungo e in largo per tutto il Regno Unito i più meritevoli che faranno parte dell'evento.

Il requisito base per la scelta di tal gruppo, ha precisato la coppia, sarebbe stato la varietà di un mix diverso di backgrounds e di età, comprendendo “giovani validi e degni che avessero mostrato una forte attitudine di leadership e quelli che invece si fossero distinti contribuendo in modo particolare alla propria comunità”.

Chi sono i prescelti?

E' ancora l’account Twitter di #Kensington Palace, a svelarci i primi nomi degli eletti.

C’è Philip Gillespie, di Ballymena, una piccola cittadina dell’Irlanda del Nord, ha perso la sua gamba destra in un incidente in Afghanistan e lavora oggi per raccogliere fondi a favore dei soldati veterani e per le loro famiglie.

C’è Pamela Anomneze di Haringey, un piccolo borgo a Nord di Londra, è la presidentessa di Studio 306 Collective CIC, un’organizzazione no profit che aiuta persone con problemi mentali attraverso l’espressione delle arti.

C’è poi Reuben Litherland di Derby,13 anni, è nato cieco che ha iniziato ad insegnare il linguaggio dei segni a scuola nel tempo libero all'ora di pranzo.

Amy Wright da Annan, in Scozia, è invece la presidentessa del consiglio d’amministrazione dell’Usual Place, un café che dà lavoro e supporta ragazzi con “bisogni speciali”.

Completano la lista pubblica, 200 rappresentanti di enti benefici sostenuti dalla coppia, 530 membri dello staff della Royal Household, 100 bambini provenienti da due scuole del circondario non lontane dal castello ed infine 610 membri sempre della comunità locale di Windsor.

Quando si dice un matrimonio fatto in casa.

Ad essi si aggiungeranno naturalmente gli amici intimi della coppia e la cerchia "ristretta" di ospiti che parteciperanno alla cerimonia nuziale e al successivo ricevimento.

Per tutti coloro che non avessero ricevuto l’invito, rimandiamo l’appuntamento alle nostre pagine per confermarvi su quali canali potrete seguire la diretta dell’evento reale che siamo sicuri, almeno per quel giorno, ci farà sognare tutti ancora una volta.