Il Giudice di sorveglianza Simone Luerti ha decretato la sua sentenza: Fabrizio Corona più tornare a svolgere la propria attività di lavoro. Inoltre, come ha dichiarato lo stesso giudice, "l'elemento mediatico è fondamentale per la sua attività" e per questo motivo Corona può tornare anche ad utilizzare i social network. Fabrizio Corona era uscito dal carcere lo scorso febbraio ed era entrato in comunità. Era tornato nella sua abitazione, ma non poteva uscire di casa se non per andare nella stessa comunità. Ma, con questa nuova sentenza, sono stati rivisti anche gli orari ed i luoghi di uscita: Corona può uscire dalle 7 alle 23 e si può muovere non solo nei confini del capoluogo lombardo, ma in tutta la regione.

Corona: una vita vissuta tra luce ed oscurità

Figlio di due giornalisti, Fabrizio Corona dimostra sin dalla giovinezza una certa passione per la ribellione: viene bocciato all'esame di maturità, e successivamente (come da lui stesso affermato), acquista la patente di guida grazie ai soldi vinti tramite il gioco d'azzardo. Nel 1998 incontra Lele Mora, con cui inizia a collaborare. Divenne sempre più popolare, tanto da essere soprannominato "il Re dei Paparazzi". Nel 2007 arriva la prima condanna a suo carico, poiché viene coinvolto nello scandalo "Vallettopoli", venendo accusato di estorsione. Passa 77 giorni in carcere, prima a Potenza e poi a Milano. Scarcerato, viene posto agli arresti domiciliari fino al 2008.

In questo periodo la sua popolarità sale e lui coglie la palla al balzo, scrivendo una canzone e pubblicando un libro. Ma gli anni successivi sono per lui bui: viene condannato (e poi assolto) per gli scandali che lo hanno visto protagonista come presunto estorsore di vip, tra i quali i calciatori Gilardino e Totti, ma viene condannato per aver ricattato l'ex calciatore della Juventus David Trezeguet.

Inoltre, a suo carico ci furono anche le accuse di banconote false, bancarotta fraudolenta ed evasione fiscale. Vedendosi accerchiato dalle accuse, Corona nel 2013 si dà alla fuga, ma viene ritrovato in Portogallo e condotto nel carcere di Busto Arsizio, dove comincia a scontare una condanna a sette anni.

Nel 2014, a seguito delle richieste di sua madre e di molti personaggi famosi affinché Corona potesse ricevere la grazia, viene scarcerato e condotto in affidamento ai servizi sociali.

Riprende nel frattempo l'uso dei social network, ed in comunità assiste un gruppo di rifugiati africani. Ma nell'ottobre del 2016 il tribunale revoca l'affidamento ai servizi sociali a causa di una presunta intestazione fittizia di beni che Corona avrebbe fatto durante l'affidamento, e così fa ritorno in carcere, fino alla scarcerazione avvenuta nel febbraio di quest'anno. Una nuova possibilità gli è stata concessa, vedremo se il buon Corona saprà sfruttarla a dovere.