Elena Santarelli non ha affatto paura di parlare del momento complicato che sta passando a causa della malattia del piccolo Giacomo. Il figlio della showgirl e di Bernardo Corradi, infatti, si è ammalato di cancro nell'autunno dello scorso anno: una sofferenza che tutta la famiglia sta provando a superare cercando di vivere una vita serena. Elena dichiara con la voce spezzata dal pianto, ai microfoni del Corriere della Sera: "La cosa più dolorosa era andare a raccogliergli i capelli dal cuscino per non farglieli trovare la mattina. Quegli attimi erano una coltellata.

Dai la vita ad un figlio e desideri proteggerlo, ma non sei consapevole che puoi sentirti così tanto fragile".

Elena Santarelli: 'I primi giorni, mi sentivo come una scappata di casa'

Quella della malattia di Giacomo è una dura lotta da affrontare con la kemioterapia, le cure in ospedale e la forza della speranza. Elena Santarelli si augura che il figlio faccia parte di quell'80% di bambini che riescono a sconfiggere la patologia e sta attendendo con apprensione il termine delle cure iniziate a novembre dello scorso anno. "I primi giorni, mi sentivo come una scappata di casa - dichiara la modella - e questo non fa parte di me. I bambini sono furbi, ho compreso che dovevo farmi la messa in piega ai capelli e mettere il rossetto rosso, anche se mi sentivo criticata dagli altri in ospedale.

Però facevo la cosa giusta". Nonostante tali dure critiche alle spalle, la bella showgirl è stata fortemente accusata dagli utenti sui social di non aver rispetto per il figlio malato, solamente perché si è mostrata truccata e ben pettinata. "Avrei voluto gridare contro quelle meschinità, ma sono sempre di più le persone che dimostrano amore e sostegno nei miei riguardi.

Ho raccontato la vicenda del mio bambino su Instagram per supportare le associazioni che promuovono la ricerca scientifica" aggiunge la Santarelli.

La showgirl racconta di come affronta la dura battaglia della malattia di Giacomo

Elena Santarelli sta dimostrando tutta la sua immensa forza nel combattere la dura battaglia della malattia di Giacomo.

Inoltre, la donna confessa di non aver mai versato una lacrima dinnanzi al figlio e che lo ha fatto sempre di nascosto. "Quando mio marito è tornato a casa dalla risonanza gliel'ho letto negli occhi. Mi sono recata in bagno e ho rimesso. Dopodiché, sono scoppiata a piangere in silenzio per evitare che mio figlio mi sentisse. Giacomo mi ha chiesto di giocare alla playstation e io ho accettato. Ho trascorso una nottata intera a cercare le parole della relazione clinica e a fare telefonate ad amici che conoscevano dottori". Insomma, il suo racconto è diventato un grandissima comunicazione di speranza per dare forza a tutte quelle persone che si trovano nella stessa difficile situazione.