Sembrava più una seduta psicanalitica che un'intervista televisiva, quella che è andata in onda ieri sera su Canale 5, con un fuoriclasse degli intervistatori come Maurizio Costanzo. Fedez è apparso sincero, parlando della sua intesa con Chiara Ferragni e dell'amore per il figlio neonato Leone.
Ha ammesso che il successo lo ha cambiato.
Riconosce di aver l'impressione di essere diventato il tipo di persona, che in gioventù, lui odiava: un uomo ricco e apparentemente senza problemi, ben lontano dal ragazzo povero e arrabbiato degli esordi. Il "nuovo" Fedez ha riconosciuto la sua ambivalenza, una dicotomia che riguarda tutti gli artisti di successo.
Costanzo lo ha punzecchiato, facendogli delle domande sui suoi ex sodali J-Ax e Rovazzi, ma lui, molto elegantemente, non si è voluto esprimere. Ha fatto scena muta, ripudiando in parte la modalità litigiosa dei "dissing" tra rapper. Dopo l'album "Comunisti col rolex", le hit estive e il pienone dei concerti insieme sicuramente qualcosa è accaduto, ma il saggio Fedez ci sta ancora meditando.
Esiste una recente collaborazione che sicuramente non può rinnegare.
Fedez infatti ha fatto da padrino con J-Ax a un giovane rapper bergamasco, Cris Brave. Il ragazzo è affetto da tetraparesi spastica e ha una grande capacità di comunicare il suo desiderio di esprimere la sua personalità e farsi portavoce dei suoi coetanei non solo disabili.
Secondo Cris la disabilità non esiste. Il ragazzo è consapevole di saper fare bene alcune cose mentre altre non gli riescono proprio, come capita a tutti del resto. Più avanti è riportato il video della sua esibizione a San Siro, presentato da Fedez e J-Ax. Nelle immagini si può notare la timidezza iniziale del ragazzo, che in breve tempo si è sciolta anche grazie al grande calore del pubblico.
Cris è uno dei primi rapper italiani in carrozzina.
Scrive testi molto belli e intensi, si potrebbe definire un cantautore rap. Il giovane, che in realtà si chiama Cristiano Rossi, vive con la sua famiglia a Curno, vicino a Bergamo e racconta di essersi avvicinato al rap come sfogo per aver subito atti di bullismo. Nonostante la giovane età è molto attivo per promuovere i diritti dei disabili.
Spesso fa incontri nelle scuole per raccontare ai suoi coetanei l'esperienza che vive quotidianamente. Le parole le sa usare molto bene e sta lavorando a un disegno di legge per favorire l'indipendenza delle persone che convivono con handicap di vario genere.