Sembra che non ci sia al momento una soluzione per ricompattare il Pd e renderlo un avversario credibile. Questa è la posizione dell'ex ministro Carlo Calenda esposta l'altra sera, in un intervento durante la trasmissione Circo Massimo a radio Capital. Tutte le strade tentate sono state importanti, ma non potrebbero portare ad una rinascita del partito.

"Forse l'unico segretario del Pd possibile potrebbe essere uno psichiatra"

Queste le parole pronunciate ad un certo punto, tra il serio ed il faceto, riferendosi alla grande difficoltà di creare una direzione Politica convincente e di lunga durata.

Dal punto di vista di Calenda, i membri del partito sono troppo concentrati sul prossimo congresso e sulla possibilità di conquistarsi un ruolo decisionale invece di studiare nuove strategie politiche, che riconquistino gli elettori. Insomma una storia già vista in politica; una sterile spartizione del potere e divisione delle fette di una torta, tra l'altro sempre più piccola.

Secondo Calenda, il partito non dovrebbe neanche presentarsi alle europee

La priorità al momento è ricompattare il partito che rischia invece di sfilacciarsi ulteriormente, senza poter veramente incidere nelle discussioni e le decisioni di Bruxelles. Alle domande dei conduttori Giallini e Bellotto l'ex ministro ha affermato di avere contatti regolari con Gentiloni e Minniti, mentre Renzi andrebbe avanti per conto suo.

Calenda si è dichiarato dispiaciuto, anche perché Renzi era partito molto bene nel suo mandato, ma ora non vede una alternativa. Si dovrà risolvere il nodo cruciale dello scontro tra renziani ed antirenziani.

A Circo Massimo si è parlato anche dell'annullamento della cena con i leader dem

A casa di Calenda sarebbero dovuti andare Gentiloni, Minniti e Renzi, sperando nella nascita di nuove strategie, ma quest'ultimo si era poi defilato in vario modo tramite agenzie.

A quel punto l'incontro non avrebbe avuto più motivo di compiersi. il PD continuerà a fare opposizione e boicottare le attività di questo governo, che ritiene pericolose per l'Italia. Calenda è convinto però che con un partito così poco omogeneo, sarà sicuramente tutto molto più difficile. Nel partito ci sarebbero troppi egoismi personali, prime donne che vogliono emergere, lotte sotterranee e rivalità aperte. Insomma i conti in sospeso appaiono davvero troppi per fare una opposizione efficace.