Martedì 13 Novembre andrà in onda su Rai Uno la quarta e ultima puntata della serie tv di successo I Medici 2, serie dal cast italo - statunitense. Mentre contemporaneamente si sta girando la terza stagione sulla vita di Lorenzo, acclamato ormai dal popolo come Il Magnifico, in Italia martedì prossimo verrà trasmessa l'ultima puntata della seconda stagione dal finale che lascia l'amaro in bocca: un agguato crudele e meschino da parte dei Pazzi alla famiglia dei Medici.

Anticipazioni del settimo episodio: 'Tradimento'

Esasperati dall'egemonia e dalla forza della famiglia dei Medici, i Pazzi decidono di far crollare le loro fondamenta - volendo a tutti i costi diventare i banchieri di Firenze- attraverso l'uccisione dei due fratelli, Lorenzo (interpretato da Daniel Sharman) e Giuliano (Bradley James).

Francesco de' Pazzi, con la complicità di Salviati, incontra a Roma il Conte Montesecco e riesce a convincere il Papa a organizzare un'ambasciata di pace a Firenze guidata da suo nipote, il giovane Cardinale Riario. Questo sarà solo una copertura per ingannare i Medici, volendo uccidere Lorenzo e Giuliano. Quest'ultimo, sentendo puzza di bruciato, cerca di diffidare della situazione, tentando di convincere, invano, suo fratello Lorenzo, ma egli, illudendosi di aver raggiunto la pace, organizza un banchetto in onore di quelli che, in realtà, sono acerrimi nemici. Tutto sembra pronto per l'agguato, ma Giuliano, per impegni, non si presenta alla cena: decidendo di uccidere i due fratelli contemporaneamente, il piano dei Pazzi salta.

L'ottavo e ultimo episodio: 'Consacrazione'

L'attentato al Duomo, durante la messa è di una crudeltà inaudita: i Pazzi pugnalano a morte Giuliano e feriscono Lorenzo, il quale riesce a rifugiarsi con Clarice e la madre Lucrezia in sacrestia. Nella Piazza di Palazzo Vecchio, Jacopo proclama la nascita della nuova Repubblica, guidata dai Pazzi.

Ma quando la folla vede Lorenzo, ancora vivo, insorge contro i Pazzi tra violenze e rivolte. Jacopo, Francesco e Salviati vengono impiccati mentre il popolo brucia ogni loro stemma.

Lorenzo, nonostante sia infuriato e affranto per quanto accaduto, deciderà, per amore di Clarice e di Lucrezia, di non giustiziare a morte Guglielmo, a detta di tutti complice dell'attentato, mandandolo in esilio.

Per Lorenzo, amato dal popolo e associato all' epiteto Il Magnifico, inizia una nuova fase del potere della famiglia medicea; intanto, Botticelli, ispirato dall'aria del cambiamento e rivoluzione, realizza tra il 1478 e il 1482, la Primavera.