Erano solo due giorni fa quando Marco Carta venne fermato dalla polizia per il furto di sei magliette nella Rinascente di Milano a Piazza Del Duomo. Il cantante era in compagnia di una donna sulla cinquantina, Fabiana Muscas. I due erano intenti a fare shopping quando, nel momento in cui si sono apprestati ad uscire dal negozio, i metal detector hanno incominciato a suonare all'impazzata. La sicurezza li ha subito raggiunti e i due sono stati beccati con una refurtiva del valore di 1200 euro. Nel corso della giornata di sabato è stato effettuato un processo per direttissima, dove è stato disposto il rilascio del cantante.
Il Processo è stato rinviato a settembre. In tale occasione si saprà la decisione definitiva. Nel frattempo, dunque, Marco Carta è volato a Mykonos per trascorrere l'inizio delle sue vacanze estive.
Marco Carta è 'scappato' a Mykonos subito dopo lo scandalo del furto
Lo scandalo in Rinascente di cui si è reso protagonsta Marco Carta sta facendo discutere enormemente. Il cantante, è stato beccato con 6 magliette dle valore di 1200 euro. In sua discolpa, il ragazzo ha negato tutto ed ha attribuito tutte le colpe alla donna che era con lui. Per il momento, il Processo per direttissima ha dato come esito lo scagionamento del cantante. Ad ogni modo sono ancora in corso le indagini e a settembre ci sarà il Processo definitivo.
Intanto, Carta, per allontanarsi un po' dalle polemiche e dall'Italia, ha deciso di volare a Mykonos. Molto probabilmente per concedersi un viaggio romantico, oppure semplicemente per stare lontano da tutti questi rumors.
La ricostruzione dei fatti inerenti il furto da parte di alcuni addetti alla sicurezza
Nonostante Carta abbia negato tutte le accuse, alcuni addetti alla sicurezza hanno rilasciato delle dichiarazioni che lascerebbero davvero poco spazio all'immaginazione.
Secondo questi ultimi, infatti, Marco e la signora in questione si sarebbero aggirati in modo sospetto all'interno del negozio. I due avrebbero preso delle magliette e poi si sarebbero diretti al piano superiore nei camerini. Una volta usciti dai camerini, però, le magliette in questione sarebbero sparite. Un altro addetto alla sicurezza ha ribadito di essersi parecchio insospettito dei loro comportamenti.
''Non facevano altro che continuare a guardarsi intorno, quasi come se volessero assicurarsi di non essere visti da nessuno'', ha dichiarato l'uomo. In seguito si sono recati nel bagno, ed è li che molto probabilmente avrebbero staccato le targette dalle maglie convinti di riuscire a cavarsela.
Ad ogni modo, non ci aspetta altro che attendere il Processo di settembre per scoprire come andrà a finire.