Lo scontro legale tra il Codacons e Fedez non è ancora giunto al termine. Infatti, l'associazione presieduta da Carlo Rienzi ha deciso di procedere per vie legali contro il rapper milanese. Le accuse rivolte al cantante sono diffamazione, associazione a delinquere e induzione a commettere reati. La vicenda risale a quando l'artista e la moglie Chiara Ferragni sono stati denunciati con l'accusa di aver utilizzato compensi 'contraffatti' attribuiti alla piattaforma GoFoundMe per la raccolta fondi a sostegno del nosocomio San Raffaele di Milano. Ieri, lunedì 11 maggio, il cantante ha fatto sapere di aver controquerelato il movimento dei Consumatori.

La replica di Fedez nei confronti del Codacons

"Non sono stato fermo. Li ho controdenunciati" ha dichiarato Fedez nei confronti del Codacons in una diretta su Twitch. Il rapper ha poi fatto sapere al Cerbero Podcast di essere su tutte le furie per il fatto che l'associazione gli abbia mandato una nota, a sua detta, 'intimidatoria a scopo pubblicitario'. Riguardo invece alla piattaforma GoFoundMe, il cantante ha espresso di essere davvero meravigliato dal fatto che nonostante la piattaforma GoFoundMe operi da vent'anni con lo scopo di eseguire donazioni, si sia rilevata illecita proprio nei giorni più difficili dell'emergenza pandemica. Un periodo in cui le persone hanno donato somme per contribuire alla costruzione di nuovi reparti ospedalieri di terapia intesiva per i malati di Covid-19.

Non solo, il rapper ha definito 'folli' le accuse che l'associazione di tutela dei consumatori aveva mosso nei suoi confronti, tra cui furto di denaro o l'essere stato acquisito dalle banche.

Il Codacons aveva attaccato Fedez anche in situazioni passate

Fedez ha spiegato che non è la prima volta che riceve dure accuse da parte del Codacons.

Il cantante milanese, infatti, ha ricordato gli attacchi subiti a causa del costo ritenuto esorbitante dell'acqua firmata da Chiara Ferragni e le polemiche per il contrometraggio cinematografico sulla vita dell'influencer, giudicato di cattivo esempio. Infine, il rapper lombardo ha chiosato dichiarando che l'associazione di tutela dei consumatori si appellerebbe a qualunque vicenda giudiziaria per far discutere.

Un esempio è l'inchiesta aperta all'Antitrust contro i costi occulti della piattaforma GoFoundMe, in cui l'Autorità è intervenuta per bloccare la possibilità di eseguire donazioni in favore degli ospedali e dei reparti ospedalieri delle aree più colpite dal Covid-19, in modo gratuito per il donante. A quanto pare, stando all'Antitrust, tale gratuità non è molto assicurata, e Fedez e Chiara sono completamente all'oscuro della vicenda.