L'associazione dei consumatori italiana, il Codacons, comunica di aver depositato presso la Procura della Repubblica di Roma una formale denuncia contro il rapper Fedez, accusandolo di diffamazione, calunnia e associazione a delinquere. Il caso nasce lo scorso mese di marzo, quando l'artista decise di aiutare economicamente l'ospedale San Raffaele di Milano.

Fedez lanciò una raccolta fondi sulla piattaforma Gofundme. E sono proprio le commissioni applicate dalla piattaforma ad essere giudicate ingannevoli dal Codacons. A proposito di ciò l'associazione in questione aveva già ottenuto un provvedimento d'urgenza dall'Autorità, dichiarando illecito il meccanismo di applicazione delle commissioni a carico dei donatori.

La querelle tra il rapper e l'associazione dei consumatori

A marzo scorso sono state utilizzate molte campagne di crowfiunding per aiutare la sanità italiana alle prese con l'emergenza Sars-CoV-2. In quel periodo sorse già un animato dibattito tra lo stesso rapper e il Codacons. L'artista, essendo molto attivo sui social, in una serie di storie pubblicate sul social network Instagram, spiegò agli utenti e ai suoi followers la procedura utilizzata per raccogliere il denaro. In uno di questi video l'artista avrebbe accusato l'associazione di voler creare una sorta di ostacolo alla solidarietà italiana. Il Codacons ha inviato una nota agli organi di stampa, spiegando che in quella circostanza Fedez avrebbe affermato che internet "non è un mezzo diffamatorio", in quanto, a suo dire, in Rete si potrebbe dire ciò che si vuole.

Su questo punto l'artista pare aver avuto toni molto più coloriti. Quanto sostenuto dal rapper, secondo i legali che hanno presentato la denuncia, è smentito dalla stessa Cassazione. Durante la sua storia sul social network, il cantante avrebbe anche accusato l'associazione dei consumatori di aver avviato una raccolta fondi per gli ospedali italiani e di "aver distratto le donazioni per finanziare se stessa".

Su questo punto i legali del Codacons, presieduto da Carlo Rienzi, hanno respinto le accuse del rapper, dichiarando che tutta la procedura e il regolamento per le donazioni sono visibili sul loro sito internet.

Fedez: 'Quello che state facendo non serve a nulla'

L'artista quando ha saputo della denuncia presentata a suo carico si è difeso pubblicamente dichiarandosi basito e davanti ai suoi followers sui social, attravers ouna storia Ig, ha affermato che quello che sta succedendo non è una guerra tra lui e il Codacons.

Anzi, a suo dire sarebbe proprio l'associazione che starebbe cercando di bloccare tutte le donazioni su Gofundme. 'Forse non sanno che è la piattaforma più usata al mondo per le raccolte' - così si rivolge il rapper ai suoi sostenitori. Tra l'altro proprio alcuni di questi potrebbero rispondere anche loro dell'accusa di diffamazione, in quanto sui propri profili social avrebbero minacciato di morte i membri dell'associazione dei consumatori. Su questo punto ci sarebbero già in corso le indagini da parte della Polizia Postale per identificare gli autori del misfatto. Secondo Fedez l'azione intentata contro di lui non servirà a nulla, ribadendo che la terapia intensiva da lui donata adesso funziona a pieno regime e aggiungendo: 'Sapete, non ci ho capito proprio un c... Perché per cercare di dare una mano senza pretendere nulla in cambio, neanche una pacca sulla spalla, cosa ci ho guadagnato? Cinque anni che perderò in tribunale ad intasare i pubblici uffici'.