Giovedì 15 ottobre su Rai 1 è tornata la serie televisiva Doc-Nelle tue mani. La domanda più ricorrente tra i telespettatori riguarda la memoria di Andrea Fanti: intervenuto come giudice speciale a Tale e Quale show, Luca Argentero ha dichiarato che nella fiction accadranno le stesse cose che hanno caratterizzato la storia reale a cui è ispirata e, dunque, l'ex primario non recupererà la memoria.

Le dichiarazioni di Argentero

Il medical-drama che vede come protagonista Luca Argentero è tornato sul piccolo schermo. Nel mese di aprile, la rete ammiraglia aveva trasmesso la prima parte di episodi, poi a causa dello scoppio della pandemia gli attori erano stati costretti a lasciare il set fino al termine del lockdown.

Dal 15 ottobre, però, è ripresa la programmazione degli episodi conclusivi.

Luca Argentero in Doc-Nelle tue mani veste i panni di Andrea Fanti. La trama della serie televisiva è ispirata alla storia di Pierdante Piccioni, anche se sul piccolo schermo alcune cose sono state romanzate. Ad esempio Fanti ha perso la memoria in seguito ad una sparatoria. Inoltre, dal punto di vista sentimentale è diviso tra l'ex moglie e una collega più giovane. Nella storia originale invece, l'ex direttore dell'Unità operativa di pronto soccorso dell'ospedale di Lodi è finito in coma a causa di un'incidente stradale. Nella vita Piccioni è sempre stato stato fedele alla moglie e dal suo matrimonio sono nati due bambini, Tommaso e Filippo.

Al contrario Argentero nella fiction ha solamente una figlia Carolina, perché il secondogenito è scomparso prematuramente.

Dopo avere preso parte a Tale e quale show in veste di giudice speciale, il 42enne attore ha fornito delle anticipazioni sulla serie. "Andrea Fanti non recupererà la memoria", ha confermato. Come riferito dal diretto interessato, gli autori hanno deciso di seguire la storia reale del dottor Pierdante Piccioni.

La testimonianza di Piccioni

Pierdante Piccioni, ex primario del pronto soccorso di Lodi, ha ricoperto questo ruolo fino al 31 maggio 2013. Successivamente la sua vita è stata stravolta da un'incidente stradale: al risveglio dal coma, il dottore era convinto che fosse il 25 ottobre del 2001 e pensava di avere accompagnato i suoi figli a scuola.

Il percorso di riabilitazione per Piccioni non è stato affatto facile, né in famiglia né sul lavoro: la moglie ha incontrato varie difficoltà, non sono mancati dei problemi anche i due figli. Pierdante ha dichiarato: "Vivo di ricordi che mi restituiscono gli altri". A tal proposito il dottore ha raccontato anche un aneddoto: durante il periodo di riabilitazione per recuperare il suo curriculum si era letto oltre 60 email. All'epoca Pierdante Piccioni non era neanche a conoscenza di avere un indirizzo email. Oggi Pierdante Piccioni collabora con l'ospedale di Lodi e si occupa di pazienti disabili e malati cronici.