Beppe Fiorello è tornato sul piccolo schermo con la serie televisiva Gli orologi del diavolo trasmessa da lunedì 9 novembre su Rai 1. Tramite il suo profilo Twitter, l’attore siciliano ha postato un’intervista in cui venivano fatti degli elogi alla fiction della rete ammiraglia. In particolare, Beppe ha evidenziato le parole in cui veniva fatto riferimento alla mancanza di ospedali e medici nella serie. Il tutto è stato commentato da Fiorello con un tweet criptico che è sembrata una stoccata all’ultimo lavoro di Luca Argentero.

Luca Argentero: ‘Che strano tweet’

Luca Argentero e Beppe Fiorello sono tornati sul piccolo schermo con due serie televisive riguardanti delle storie reali: Doc-Nelle tue mani e Gli orologi del diavolo.

Su Twitter, il fratello minore di Rosario Fiorello ha riproposto l’intervista in cui veniva evidenziata l'assenza di medici e strutture ospedaliere. Nell'evidenziare alcune parole col pennarello rosso, il protagonista de Gli orologi del diavolo ha fatto un tweet criptico: "Io ho sempre lavorato così, non mi piace andare sul sicuro". Insomma, l'attore ha precisato di non avvalersi di modelli narrativi sicuri. Nonostante il diretto interessato non abbia fatto alcun nome in particolare, il riferimento per alcuni è stato alla ficion Doc-Nelle tua mani interpretata da Luca Argentero.

Tra i vari twwet di risposta da parte degli utenti, è arrivata anche la replica dello stesso Argentero: "Che strano tweet".

Al momento, Beppe Fiorello ha preferito non rispondere al suo collega torinese, ma con tutta probabilità quando parlava dell'assenza di medici il riferimento era proprio nei confronti della serie televisiva Doc-Nelle tue mani.

Gli Orologi del diavolo è ispirato a una storia vera

La serie televisiva Gli orologi del diavolo è ispirata alla storia di Gianfranco Franciosi.

Il ruolo interpretato da Beppe Fiorello narra di un meccanico di barche che diventa il primo infliltrato civile nei Narcos. La vita del protagonista cambia per sempre quando due clienti particolari gli fanno una richiesta particolare. Ovvero, quella di costruire delle barche velocissime e con dei doppi fondi per trasportare degli ingenti quantitavi di droga.

Nonostante il protagonista della storia abbia chiesto aiuto alla polizia, col passare del tempo è entrato in una situazione più grande di lui. Marco Merano infatti, diventa un uomo fidato di un potentissimo boss spagnolo. Il personaggio interpretato da Beppe Fiorello finirà anche in carcere a Marsiglia e vedrà naufragare il suo matrimonio.

Una volta sgominato il traffico di sostanze stupefacenti via mare, il boss riuscirà a fuggire, mentre Marani dovrà cambiare identità per sempre.